Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha esortato le istituzioni scolastiche ad affrontare il tema del conflitto in Ucraina con gli alunni, a concentrarsi sul concetto di pace e a stimolare la riflessione sull'Articolo 11 della Costituzione.

La guerra in Ucraina entra a scuola

All'indomani dell’attacco della Russia all’Ucraina, il ministro Patrizio Bianchi ha invitato gli insegnanti ad avviare delle riflessioni partendo dall’Articolo 11 della Costituzione.

“Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra.

Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere Scuola’ insieme”, sono queste le parole del Ministro.

La guerra in Ucraina come momento di riflessione

Intanto un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net ha fatto emergere che oltre 8 alunni su 10 hanno approfondito la tematica della guerra in Ucraina, aprendosi anche alla politica. In queste ore si susseguono le domande degli studenti, da quelli più grandi, vicini alla maturità e impegnati a studiare le guerre del passato, a quelli più piccoli per i quali non sempre risulta facile comprendere gli interessi economici che muovono le fila di una guerra.

Il sondaggio realizzato ha fatto emergere come, in maniera obbligata, la guerra che emerge dai libri di Storia sia diventata, d’improvviso, una triste realtà.

Il modo in cui si è parlato del conflitto ucraino nelle scuole e nelle classi è stato trasversale per oltre la metà dei casi (57%), questo vuol dire che lo stimolo al dibattito ha riguardato e interessato molti docenti di discipline diverse dalla Storia.

Gli studenti delle scuole Secondarie di Primo e Secondo grado hanno mostrato interesse e desiderio di capire, in 1 caso su 10 organizzando anche Assemblee di classe per dibattere e confrontarsi sull’argomento, ma anche per informarsi sui precedenti eventi storici.

L'articolo 11 della Costituzione come elemento di riflessione

L’articolo 11 della Costituzione, mai come in queste ore, è diventato il cardine e il punto di partenza per l’approfondimento del conflitto in Ucraina. Gli studenti di oggi, grazie alla tecnologia 2.0, mai come in queste ultime giornate si stanno sentendo protagonisti di un evento a cui mai avrebbero mai voluto assistere.

I social sono diventati, in queste ore, una piazza di informazione utile: il 97% degli intervistati ha dichiarato di essersi informato in maniera individuale, 1 su 5 si è affidato ai social network, e 6 su 10 ha seguito gli approfondimenti televisivi.

Come era ipotizzabile, l’approfondimento della guerra mossa dalla Russia in Ucraina non si è fermato all’interno delle aule scolastiche e tra tutti gli studenti che hanno affrontato con i propri docenti e compagni il tema della guerra, il 41% ha dichiarato di aver continuato il dibattito anche con i familiari e gli amici.