Il corpo di Carlo La Duca non è stato ancora trovato. La mamma 79enne, Concetta Grispino, sospetta che possa essere non lontano dalla casa di Termini Imerese, in provincia di Palermo, dove viveva l'imprenditore agricolo 38enne, scomparso il 31 gennaio del 2019.

Il 18 marzo scorso sono stati arrestati Luana Cammalleri, moglie 36enne con cui La Duca aveva avuto due figli, e l'amico del cuore, il 59enne Pietro Ferrara, perché gravemente indiziati di averlo ucciso e di averne occultato il corpo. Nella voluminosa ordinanza di convalida del fermo, vi sono le trascrizioni di centinaia di intercettazioni telefoniche e ambientali: documentano la relazione extraconiugale esistente tra Luana e Pietro dal 2017 e le loro trame oscure.

Quando Carlo scomparve, era in corso la separazione dalla moglie. Dal carcere dove sono rinchiusi, i due, finora solo indagati, non hanno mai collaborato alle indagini.

Carlo La Duca, la verità forse nell'intercettazione 'del lumino'

"Cercate il corpo di mio figlio nel lago": disperata, Concetta in questi giorni ha lanciato ripetuti appelli in tv perché venga perlustrato un lago vicino alla villetta in cui la nuora Luana ha vissuto fino a due settimane fa quando è stata arrestata. A convincere Concetta che le spoglie di suo figlio potrebbero trovarsi in un piccolo specchio d'acqua, è stato l'ascolto dell'intercettazione "del lumino", come l'ha ribattezzata. Una conversazione telefonica fra Luana e Pietro, a due mesi dalla scomparsa di Carlo: "Là sopra accendilo un lumino, almeno gli si rinfresca pure l'anima", dice Pietro a Luana.

E per "là sopra" si intenderebbe proprio il laghetto. Concetta ha riferito che suo figlio aveva comprato un appezzamento di terreno confinante con quello di proprietà dove c'è un lago artificiale. La mamma ipotizza che, una volta ucciso, il figlio morto potrebbero essere stato portato in quel posto di notte, suggestionata dal fatto che alcune persone le hanno riferito di averlo sognato nel fango.

Oltre le suggestioni, Concetta invita comunque gli inquirenti a cercarlo. Costretta a convivere con una verità brutale, vorrebbe una tomba sulla quale piangere Carlo. "Lo devono cercare, c'è una mamma che aspetta il figlio da tre anni, non ho più lacrime da versare", ha detto a La vita in diretta. Sono stati sequestrati i terreni di Pietro Ferrara a Cianculli, ma ancora non sarebbero iniziati gli scavi.

In quella campagna, Pietro aveva dato appuntamento a Carlo La Duca il 31 gennaio 2019. Gli aveva chiesto un incontro per parlargli di una 'simpatia particolare' con una donna. La Duca ha detto alla nuova compagna di andare dall'amico prima di passare da lei. Per gli inquirenti sarebbe stato ucciso in quel frangente. In quel posto è stato costruito un immobile: "Mio figlio può essere anche sotto il fabbricato, in mezzo alla muratura", le parole di Concetta.

Carlo La Duca, in principio una denuncia

Era stata la denuncia presentata da Concetta Grispino a far partire una prima indagine: la nuora avrebbe tentato di strozzarla con il filo del telefono. Concetta ha raccontato delle minacce e violenze subite da Luana Cammalleri per le quali è in corso un processo con sentenza prevista a giugno.

Intanto, intercettazioni compiute dagli investigatori sin dai giorni immediatamente successivi alla scomparsa di Carlo La Duca hanno svelato che la moglie e il miglior amico che lanciavano appelli in tv, avrebbero pianificato l'omicidio e cercato di manipolare i media.

La Duca e Luana, in via di separazione vivevano nella proprietà di lui, ma in piani separati, lei con i due figli, lui con la madre. I due amanti avrebbero ucciso l'imprenditore perché la donna temeva che una volta separata non avrebbe potuto vantare alcun diritto sul patrimonio di Carlo, di cui invece avrebbe voluto impadronirsi e gestirlo. Gli amanti avrebbero voluto eliminare chiunque impedisse la realizzazione di un sogno d'amore ed economico, compresa la moglie di Pietro, nominata nelle intercettazioni con epiteti ingiuriosi.

"Facevano i padroni loro là", la testimonianza di Concetta.

Carlo La Duca, gli amanti chiedono la scarcerazione

Dopo quasi due settimane di detenzione, Luana e Pietro hanno rotto il silenzio tramite i loro avvocati solo per dichiararsi estranei ai fatti che gli sono stati contestati e per chiedere di essere scarcerati. L'esito del ricorso presentato al Tribunale del Riesame ieri, 1° aprile, si saprà a giorni.

Luana chiederebbe sempre dei due figli che sono stati affidati alla nonna Concetta. Pietro sarebbe provato, ma deciso ad affermare la propria innocenza. "Non credo proprio nell'innocenza di Luana perché non ha avuto amore per i figli, per il padre dei suoi figli", ha detto Concetta. E ha aggiunto: "Luana e Pietro sono gli assassini di mio figlio, voglio giustizia e verità".