La Guerra in Ucraina resta al centro del dibattito politico. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a Procida, capitale della cultura, ha toccato il tema del conflitto. Il Capo dello Stato ha ricordato come la cultura sia sinonimo di pace e deve aiutare a promuovere la cooperazione e la convivenza tra i popoli. Poi ha affrontato da vicino la questione ucraina, sottolineando i gravi crimini che sono stati commessi nelle ultime settimane.

Mattarella a Procida

Sergio Mattarella ha sottolineato il ruolo della cultura, che rappresenta un grande sinonimo di pace che unisce i popoli.

Il Capo dello Stato, arrivato a Procida in occasione della cerimonia che riconosce l'isola come Capitale della Cultura, ha ricordato il grande ruolo fornito dalla cultura, soprattutto in queste ultime settimane di guerra e conflitto.

Il Presidente della Repubblica ha aggiunto poi che stiamo vivendo "giorni terribili". E le immagini dei massacri e dai crimini compiuti durante la guerra in Ucraina restano un orrore che si credeva fosse archiviato anni fa. Ha auspicato che sia la cultura a fermare la guerra, e che l'impegno verso la pace possa smuovere i valori più profondi dell'uomo come la libertà.

'La cultura è sinonimo di pace'

"La cultura è motore di crescita, è spinta all'apertura, è moltiplicatore di energie civili".

Con queste parole il Presidente della Repubblica ha sottolineato come sia proprio la cultura il veicolo per favorire i valori della pace, essendo "occasione di confronto e di rispetto per l'altrui diversità".

"La cultura è anche sinonimo di pace", ha aggiunto Sergio Mattarella e ha ricordato che costituisce un valore che favorisce l'amicizia, la convivenza e la cooperazione.

"Respinge la pretesa di chi vuole trascinarla nel vortice della guerra". La cultura infine è "vocazione al dialogo e alla pace". Le parole di Mattarella, in queste settimane in cui l'Europa è colpita dalla guerra in Ucraina, appaiono ancora più incisive.

Il messaggio sulla guerra in Ucraina

Nel discorso tenuto a Procida il Presidente della Repubblica ha poi toccato il delicato tema della guerra in Ucraina.

"Viviamo giorni terribili", ha affermato il Capo dello Stato. "Siamo travolti da immagini che pensavamo di aver consegnato per sempre nell'archivio degli orrori non ripetibili nel nostro continente". Mattarella ha ricordato i crimini che sono venuti alla luce nelle ultime settimane e ha condannato in modo fermo l'aggressione mossa dalla Russia.

Per il Presidente della Repubblica la guerra in Ucraina rappresenta "una ferità che colpisce la coscienza di ciascuno e la responsabilità degli Stati". E l'obiettivo di costruire la pace deve richiamare i valori più profondi, come "il diritto di ciascuno a vivere in libertà e a scegliere il proprio destino".