È stata smentita la notizia sulla morte del procuratore Mino Raiola, uno tra i più importanti agenti nel mondo del calcio. Nato a Nocera Inferiore e cresciuto ad Haarlem in Olanda, classe 1967, il cinquantaquattrenne starebbe lottando in gravissime condizioni all'ospedale San Raffaele di Milano.
Zangrillo smentisce la notizia: 'Sta combattendo'
È stato il socio José Fortes Rodriguez a dare la smentita sulla morte di Mino Raiola, dichiarando che è in gravi condizioni ma "ancora vivo e combatte". La notizia poi è stata confermata dal professor Alberto Zangrillo, primario dell'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele di Milano, che ha espresso su Twitter la sua indignazione per le false notizie circolanti sul procuratore.
Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo.#Raiola
— Alberto Zangrillo (@azangrillo) April 28, 2022
La smentita anche dal suo profilo Twitter ufficiale
"Sono arrabbiato, mi hanno ucciso due volte in quattro mesi. Posso anche resuscitare". Sono queste le parole scritte sul profilo ufficiale Twitter di Raiola. A quanto si apprende le sue condizioni di salute restano, però, molto gravi.
Current health status for the ones wondering: pissed off second time in 4 months they kill me. Seem also able to ressuscitate.
— Mino Raiola (@MinoRaiola) April 28, 2022
Non sono mai state fornite notizie specifiche sulla sua malattia
Lo scorso 12 gennaio Mino Raiola era stato operato al San Raffaele, ma non è mai stata fornita nessuna notizia più approfondita sulla malattia o sui motivi del ricovero.
Il suo staff e il professor Zangrillo avevano dichiarato: "Mino Raiola è stato sottoposto a controlli medici ordinari che hanno necessitato di anestesia. Si tratta di controlli programmati, non c’è stato nessun intervento d’urgenza". Sempre Zangrillo aveva confermato alla stampa che l'operazione era stata programmata da tempo.
Mino Raiola: il suo nome legato a Donnarumma, Ibrahimovic, Pogba e tanti altri
Il nome di Mino Raiola è legato ad alcuni dei più importanti calciatori a livello mondiale. In questi ultimi anni è stato autore di alcuni dei più importanti trasferimenti avvenuti nel calciomercato, tra cui quello di Haaland al Borussia Dortmund, di Ibrahimovic al Barcellona, De Ligt alla Juventus, di Mario Balotelli al Manchester City e di Paul Pogba alla Juventus e dopo al Manchester United.
Manager tra i tanti di Zlatan Ibrahimovic del Milan, di Hirving Lozano e in passato anche di Lorenzo Insigne.
Nel 2020 si è piazzato al quarto posto della classifica di Forbes dei procuratori sportivi più pagati al mondo, con un incasso di ben 84,7 milioni di dollari. Nella sua lunga carriera ha chiuso affari per 847,7 milioni di dollari.