"Si, l'abbiamo uccisa noi". Mirto Milani, il fidanzato 28enne di Silvia Zani, ha ammesso, nel corso di un lungo interrogatorio, l'omicidio di Laura Ziliani, l'ex vigilessa 55enne di Temù (Brescia) scomparsa l'8 maggio 2021 e ritrovata senza vita esattamente tre mesi più tardi. L'uomo, cantante lirico originario del Lecchese, è in carcere dal 24 settembre come due delle tre figlie della donna con l'accusa di concorso in omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere. Giovedì 26 maggio verrà interrogata Paola Zani, 19 anni, la figlia più giovane di Ziliani.
La sorella maggiore Silvia, 27 anni, invece, è stata ascoltata nelle scorse ore. Il caso di cronaca nera è seguito con attenzione anche da "Chi l'ha visto?", in onda tutti i mercoledì sera su Rai 3.
La confessione del genero di Laura Ziliani
Da quanto si apprende martedì 24 maggio Mirto Milani, durante un lungo interrogatorio da lui esplicitamente richiesto poco dopo la chiusura dell'inchiesta da parte della procura di Brescia, ha ammesso di fronte al pubblico ministero Caty Bressanelli di aver ucciso Laura Ziliani. L'uomo avrebbe confermato il quadro accusatorio in toto, riconoscendo anche la premeditazione.
Mirto non avrebbe scaricato le responsabilità sulla fidanzata Paola e sulla cognata Silvia, ma avrebbe affermato di aver agito d'accordo con loro.
I verbali dell'interrogatorio sono stati secretati, anche al fine di evitare eventuali fughe di notizie, dalla procura di Venezia, che sta seguendo il caso dell'ex vigilessa di Temù con i colleghi di Brescia. Anche Paola e Silvia Zani, in seguito alla recente chiusura delle indagini e il probabile rinvio a giudizio, hanno chiesto di essere interrogate.
La primogenita di Laura è già stata ascoltata nella giornata di mercoledì 25 maggio, mentre giovedì 26 nel carcere bresciano di Verziano sarà interrogata Silvia.
La scomparsa e la morte di Laura Ziliani
Gli investigatori hanno sempre definito Mirto Milani e le sorelle Paola e Silvia Zani un "trio criminale" e, come sottolineato dal gip Alessandra Sabatucci nell'ordinanza di custodia cautelare, avrebbero ucciso l'ex vigilessa per mettere le mani sul cospicuo patrimonio immobiliare della donna.
Laura Ziliani, che dopo aver perso il marito in un tragico incidente si era trasferita con la secondogenita Lucia a Brescia, sarebbe stata uccisa a Temù - dove era tornata per trascorre qualche giorno con le altre figlie - la notte tra il 7 e l'8 maggio 2021. Secondo quanto rivelato dagli accertamenti effettuati dall'istituto di Medicina Legale dell'ospedale Civile di Brescia, dopo essere stata stordita con dei tranquillanti a base di benzodiazepine, sarebbe stata soffocata.
Paola e Silvia Zani, spiegando che la madre era uscita da sola per fare una piccola escursione a Villa Dalegno, denunciarono la scomparsa della 55enne intorno a mezzogiorno di sabato 8 maggio e la macchina delle ricerche, come da protocollo, si mise in moto.
Le operazioni, che per settimane e settimane non diedero alcun riscontro, si sono concluse l'8 agosto quando il corpo dell'ex vigilessa è stata ritrovato casualmente sul greto del fiume Oglio, sempre in Valle Camonica.