Una coppia di escursionisti di origine tedesca, il 18 agosto 2022, ha richiesto l'intervento dei soccorsi sul Monte Bestone, nel comune di Tremosine in provincia di Brescia, ma subito dopo si è incamminata riuscendo a rientrare in albergo. I turisti però non hanno avvisato i soccorsi così e circa venti uomini tra i tecnici del Soccorso Alpino della Valsabbia e due squadre dei Vigili del Fuoco (di Tremosine e di Salò) sono rimasti impegnati nella loro ricerca per circa 24 ore. L'intervento è avvenuto col buio e sotto la pioggia: una situazione che poteva mettere in pericolo gli uomini dei soccorsi.

Per l'operazione sono stati impiegati almeno sei veicoli che, di conseguenza, sono stati sottratti ad altre possibili emergenze. Nella ricerca, inoltre, si sono mobilitati i carabinieri, le unità cinofile e sono stati utilizzati alcuni droni.

Le dinamiche

Secondo una prima ricostruzione un uomo ha contattato il 112, numero unico dell'emergenza, perché la moglie si sentiva stanca e non aveva le forze per proseguire la camminata. Così i soccorsi della provincia di Brescia si sono attivati immediatamente organizzando al meglio le ricerche sul territorio. Le unità si sono suddivise in tre gruppi di ricerca e, di conseguenza, hanno iniziato a perlustrare i tre sentieri presenti lungo il monte Bestone e quello che da Limone porta ai piedi del rilievo gardesano, esplorandoli per diverse ore.

Il tentativo di ricontattare la coppia si è rivelato inutile visto che il cellulare da cui avevano lanciato l'allarme risultava spento. Preoccupati e preparati al peggio, i soccorritori stavano valutando la possibilità di attivare nuove unità per intensificare le ricerche nel buio notturno che aveva già avvolto l'Alto Garda.

Intanto le autorità competenti hanno telefonato alle attività commerciali più vicine alla zona della presunta scomparsa nel tentativo di capire se i due tedeschi fossero riusciti ad arrivare a valle. "Una coppia tedesca è stata qui prima e ha richiesto un taxi per andare a Limone" ha risposto il proprietario di una locanda.

Subito dopo la scoperta sono state effettuate le verifiche: i due escursionisti, giunti in hotel, hanno confermato che, in seguito ad alcune disavventure, sono riusciti a rimettersi in cammino e una volta rientrati non sapevano a quale numero telefonare per segnalare di non avere più bisogno del soccorso.

Come gestire la richiesta di aiuto al soccorso alpino

Il Cnsas raccomanda a tutti gli escursionisti in difficoltà di contattare, senza esitazione, i numeri di emergenza e suggerisce: "È molto importante scaricare, sullo smartphone, l'applicazione regionale denominata WhereAreu che consente di farsi localizzare dai soccorritori con un semplice click." Inoltre puntualizza "Ricordatevi di chiamare il numero del soccorso anche nel caso in cui l'emergenza dovesse cessare.

È molto importante farlo perché, durante le ricerche, i nostri uomini mettono a rischio la propria incolumità. Inoltre si tenga presente che, mentre le varie unità di soccorso sono impegnate nel recupero di un soggetto, altre persone potrebbero trovarsi a fronteggiare pericoli più gravi e non poter usufruire del nostro servizio. Restare in contatto con i soccorritori è innanzitutto una forma di rispetto verso chi si sta mobilitando per voi."