Il caso che ha coinvolto Mathieu Van der Poel nella notte che precedeva la corsa in linea dei Mondiali di ciclismo non è ancora archiviato. Il campione olandese è stato accusato di aver aggredito due ragazzine che avevano bussato ripetutamente alla porta della sua stanza in albergo, e ha passato gran parte della notte prima della corsa iridata in commissariato. Il ciclista si è poi ritirato dopo pochi chilometri dal via del Mondiale di Wollongong, sfinito fisicamente e mentalmente da quanto accaduto. Il corridore è rientrato in patria dopo aver pagato una multa di 1500 dollari australiani per la presunta aggressione.

Il caso si sta però arricchendo di nuove testimonianze, mentre la squadra del corridore, la Alpecin Deceuninck, ha annunciato di voler fare piena luce su quanto successo per poi prendere eventuali provvedimenti.

Le parole del padre di una delle ragazze

Il Daily Mail Australia ha intervistato il padre di una delle ragazzine che hanno infastidito Van der Poel nella notte tra sabato 24 e domenica 25 settembre e che sarebbero poi state aggredite dal corridore. L'uomo ha criticato la decisione del Tribunale di Sutherland, che ha concesso all'atleta di tornare in Olanda dopo aver pagato una multa. "Se io aggredissi dei bambini sarei rinchiuso in prigione per un anno, perché non posso permettermi di pagare la cauzione.

Gli abusi sui minori sono una cosa importante", ha dichiarato l'uomo, di nome John, aggiungendo che la figlia tredicenne è rimasta scioccata da questa disavventura.

"Siamo andati in ospedale domenica e la sto portando da uno psicologo perché ha paura: è preoccupata di essere nei guai, di aver fatto qualcosa di sbagliato, perché alcune persone incolpano me e lei.

Dicono che sono un cattivo genitore, ma erano le vacanze scolastiche, cosa devono fare i ragazzi alle 9 di sera?", si è lamentato il signor John. L'uomo ha spiegato anche che a chiamare la polizia non è stato il personale dell'albergo, ma la figlia, terrorizzata dall'accaduto.

Van Der Poel: 'Non sono una persona aggressiva'

Intanto, rientrato in Olanda, Mathieu Van der Poel ha rilasciato alcune brevi dichiarazioni, in cui si è scusato per la sua reazione.

"Non sono una persona aggressiva. Ho fermato una delle ragazze per un braccio, ma non certo con l'intenzione di farle male. Chi mi conosce sa che non ho mai fatto male a nessuno, ma sono pentito, ho sbagliato. Avrei dovuto agire diversamente, avvisare la reception o qualcuno, ma ho pensato di risolvere la cosa da solo", ha dichiarato Van der Poel.

Anche il padre dell'altra ragazzina coinvolta in questa disavventura ha attaccato duramente il corridore. "Aveva il diritto di essere arrabbiato, ma quello che ha fatto non si può fare. Sono solo bambine e lui è enorme. Anche io ho fatto degli scherzi quando avevo quell'età", ha dichiarato l'uomo.