Il caso di Mathieu Van der Poel e della sua presunta aggressione a due ragazzine nella notte che precedeva i Mondiali, è ancora lontano dalla conclusione. Il capitano della nazionale olandese, uno dei principali favoriti della corsa in linea dei Mondiali di ciclismo che si è disputata domenica 25 settembre, ha vissuto una disavventura pazzesca a poche ore dal via della gara. VDP stava riposando nella sua camera d'albergo, quando è stato infastidito da due ragazzine di 13 e 14 anni che hanno ripetutamente bussato alla sua porta e fatto baccano nel corridoio.

Anzichè avvertire lo staff della squadra o il personale dell'albergo, Van der Poel ha cercato di risolvere la questione da solo e avrebbe avuto un diverbio con le due disturbatrici.

VdP, subito il ritiro ai Mondiali

Le ragazzine hanno accusato il corridore di essere state spintonate, e sul posto è poi arrivata la polizia che ha portato Van der Poel in commissariato. Il campione è stato accusato di aver aggredito le due teenager ed è stato interrogato nella nottata. Alla fine, il vincitore del Giro delle Fiandre è riuscito a tornare in albergo alle quattro, si è presentato regolarmente al via della corsa iridata, ma scosso da quanto accaduto e stanco per la notte in bianco, si è ritirato dopo una trentina di chilometri.

Il tribunale di Sutherland ha quindi sanzionato Van der Poel con una multa di 1500 dollari australiani per l'aggressione, una sentenza che il suo avvocato ha deciso di impugnare.

Mentre il corridore è riuscito a tornare in Olanda, sul web sono iniziate a circolare le immagini della notte da incubo che gli ha rovinato il Mondiale. Una delle ragazzine ha infatti ripreso la scena con il suo smartphone. Nel breve video si vede una delle ragazze che bussa alla porta del campione, che poi esce e insegue le due disturbatrici.

'Vogliamo un quadro completo dell'incidente'

Sul caso Van der Poel è intervenuta anche la squadra del campione, la Alpecin Deceuninck. In un comunicato, il team diretto dai fratelli Roodhooft ha fatto sapere di voler fare assoluta chiarezza sull'accaduto.

"Abbiamo preso atto degli eventi che si sono verificati a Wollongong nelle ultime 48 ore" si legge nella nota diffusa dalla squadra.

"Ovviamente questa è una storia in cui tutti perdono, non possiamo che dispiacerci. Inizialmente il nostro obiettivo era di fornire un'assistenza legale in loco a Van der Poel e farlo tornare rapidamente in patria. Ora vogliamo avere un quadro completo dell'incidente. Esamineremo il fascicolo completo e ascolteremo Mathieu Van der Poel, oltre alle altre persone della nazionale coinvolte. Sulla base di ciò determineremo quali misure adottare. Vogliamo sottolineare che il rispetto degli altri è un principio fondamentale per la Alpecin Deceuninck, per questo vogliamo conoscere tutto in modo appropriato. Solo allora il corridore e la squadra daranno ulteriori comunicazioni e, se necessario, risponderanno alle domande dei media sula questione" conclude la nota della Alpecin Deceuninck.