Una segnalazione, il blitz della polizia e la scoperta: l'ennesima vittima di femminicidio è una donna di 35 anni, Alexandra Elena Mocanu, di origine romena. La donna è stata uccisa ieri, 23 ottobre, nella sua abitazione a Bolzano, secondo gli inquirenti dal marito Avni Mecje, di 42 anni, che è poi fuggito. Questa sera Mecje si sarebbe presentato in Procura. Si attendono sviluppi del caso di cronaca nera.

Bolzano, l'allarme dato da un parente

Tutto è partito da una segnalazione di un fratello del marito della vittima, scosso per aver ricevuto una strana telefonata dall'uomo: Mecje avrebbe detto in maniera concitata di dover fuggire perché ricercato.

Dopo che il fratello ha dato l'allarme da Verona ieri alle 17, i vigili del fuoco hanno forzato la porta di casa dell'appartamento della coppia al quinto piano di viale Trieste 42. Entrati nell'appartamento, uomini della Squadra Mobile e pompieri hanno scoperto il corpo della donna avvolto in una coperta. La donna presentava diverse ferite che però non sarebbero state fatte con un'arma da taglio ma con un corpo contundente. Alexandra Elena Mocanu potrebbe essere stata strangolata e poi avvolta in una coperta. Secondo il medico legale, la morte sarebbe avvenuta molte ore prima della scoperta del corpo.

Sul posto, la Polizia Scientifica per i rilievi e il sostituto procuratore Claudia Andres, titolare delle indagini.

Il corpo della vittima è stato portato all'obitorio per l'autopsia che chiarirà le cause del decesso. I vicini di casa hanno riferito di continui litigi tra i coniugi. Questo l'unico elemento evidenziato dai condomini che, per il resto, non conoscevano la moglie e il marito. "Li sentivo litigare più o meno tutti i giorni, però sentivo urlare più lei che si lamentava sempre", il racconto di un vicino intervistato da VB33, Tv locale della provincia di Bolzano.

Si sarebbe lamentata di dover fare sempre tutto lei. "Nessuno andava a pensare che potesse succedere una cosa del genere, quindi la gente ci passa sopra, io poi li sentivo tutti i giorni, era un'abitudine per me", le parole del dirimpettaio. "Sabato sera, fino alle 22 e 30 circa abbiamo sentito urla, poi abbiamo sentito sbattere dei cassetti e poi più nulla.

Silenzio fino a domenica, quando è arrivata la polizia con i vigili del fuoco per entrare nell'appartamento", la testimonianza di altri condomini.

I condomini erano abituati a sentire grida provenienti dal pianerottolo in cui si trovava l'appartamento del quinto piano dove la coppia viveva da poco meno di due anni. La vittima lavorava dallo scorso aprile al Top Bar, nel centro commerciale Centrum di Bolzano. Le colleghe che hanno appreso la notizia sono sotto choc. Di lei hanno detto che era una donna solare, una gran lavoratrice. Sabato scorso aveva finito il suo turno alle 19.

Bolzano, dalla ricerca di testimoni alla possibile svolta

La Procura di Bolzano e la polizia stanno facendo indagini capillari per cercare di ricostruire le ultime ore di vita della 35enne.

Era stato diffuso anche un appello per cercare di ricostruire i fatti: "A tal fine si invitano eventuali testimoni che avessero informazioni utili alla ricostruzione dell'evento delittuoso a rivolgersi alla squadra mobile della Questura di Bolzano": questa la comunicazione fatta dalla Procura in una nota.

Il marito sembrava essersi dissolto nel nulla. Nessuno l'ha più visto da sabato. Sarebbe fuggito a bordo dell'auto della moglie e con il cellulare di lei. Partito da Bolzano, si sarebbe diretto verso l'Albania, suo Paese d'origine, per poi decidere di far ritorno in Italia. L'uomo si sarebbe presentato stasera in Procura e volontariamente consegnato.