Notte di violenza a San Lorenzo, quartiere universitario di Roma. Nella notte tra venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre, uno studente sardo di 22 anni è stato aggredito, rapinato e poi abusato al rientro da una serata trascorsa con gli amici. "Erano in tre - ha riferito - spietati e brutali".
Soccorso da un passante, il ragazzo, è stato accompagnato al Policlinico Umberto I, dove gli è stata refertata una prognosi di 30 giorni. Le indagini sul caso di cronaca nera sono state affidate alla Squadra mobile.
Il 22enne aggredito al rientro a casa
Stando a quanto ricostruito dalle cronache locali romane, lo studente fuori sede, che convive con alcuni studenti Erasmus a San Lorenzo, ha trascorso la serata di venerdì 30 settembre con degli amici nei locali in zona San Giovanni (quartiere centrale della Capitale).
"Per tornare a casa - ha ricordato - ho noleggiato un monopattino e l'ho parcheggiato all’altezza di via degli Etruschi". Proprio lì, il branco gli si è avvicinato. "Minacciandomi, mi hanno rapinato - ha precisato - erano brutali e spietati".
A forza di botte in pieno volto, i tre lo hanno obbligato a consegnargli l'orologio, lo smartphone e i contanti che aveva con sé. "Poi - ha aggiunto - m'hanno trascinato fino al vicino Bancomat, dove però non sono riuscito a prelevare". A questo punto, come ha riferito agli inquirenti il ragazzo, uno degli aggressori si sarebbe scagliato su di lui, l'ha preso a pugni e calci e, infine, lo avrebbe trascinato in un luogo appartato, sembra l'androne di un palazzo, e a questo punto avrebbe abusato di lui.
Quando i malviventi si sono allontanati, il ragazzo si è trascinato in via degli Etruschi e qui è stato trovato e soccorso da un passante intorno alle ore 7:20.
Le indagini della Squadra Mobile
In pochi minuti, sul posto, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno accompagnato lo studente fuori sede al Policlinico Umberto I.
Qui, è stato medicato e poi dimesso con una prognosi di 30 giorni. Come da protocollo, è stato sottoposto agli accertamenti previsti in caso di abusi e, nelle prossime ore, l'ospedale provvederà a consegnare i risultati agli uomini della Squadra Mobile.
Le indagini, da quanto si apprende, stanno procedendo nel massimo riserbo.
"La vittima - hanno spiegato gli agenti - era in evidente stato di choc ed era sconvolto, per questo i suoi i ricordi potrebbero essere alterati". Per cercare di ricostruire con esattezza quanto accaduto potrebbero rivelarsi fondamentali le immagini riprese dai sistemi di sorveglianza della stazione Termini (si sospetta che gli autori della violenza possano essere degli sbandati che gravitano intorno piazza dei Cinquecento) e di uno sportello Bancomat di via Tiburtina.
Gli inquirenti, però, non escludono che qualcuno possa aver "intercettato" e preso di mira il 22enne mentre si trovava in zona San Giovanni. Nella giornata di ieri, lunedì 3 ottobre, gli inquirenti, in cerca di dettagli utili ed eventuali riscontri, hanno ascoltato gli amici della vittima.