Ci sarebbero delle incongruenze in alcune dichiarazione rilasciate dal fattore Leonino Nobili di Cerchiara (Rieti): nonostante avesse sostenuto di non essere in possesso delle chiavi del casolare in cui viveva Silvia Cipriani, ex postina 77enne, in realtà ne aveva una copia.
La donna, scomparsa tra il 21 e il 22 luglio, è stata ritrovata senza vita nei boschi di Montenero Sabino il 28 settembre scorso. Cosa le sia accaduto, ad oggi, è un mistero. La risoluzione del caso di Cronaca Nera è stata affidata agli uomini della Squadra Mobile di Rieti che, come sottolineato da diverse testate, starebbero "stringendo" le indagini.
il fattore aveva una copia delle chiavi di Silvia Cipriani
In queste ore, gli investigatori, si stanno concentrando su alcune dichiarazioni rilasciate dallo zio Leonino. L'uomo, un ex carabiniere che aiutava Silvia Cipriani a prendersi cura del casolare e dei suoi animali, come rivelato durante la messa in onda della trasmissione "La vita in diretta", aveva raccontato di aver visto, per tre giorni (da giovedì 21 a sabato 23 luglio) il cancello dell'abitazione dell'ex postina aperto, ma di non essersene preoccupato o insospettito. "Non ho dato peso a quella circostanza", aveva spiegato a chi gli aveva chiesto lumi in merito.
Tuttavia, la sua affermazione risulterebbe, almeno in apparenza, in contrasto con quanto emerso nel corso dell'attività investigativa il fattore sarebbe stato in possesso di una copia delle chiavi del cancello della proprietà.
La finestra rimasta aperta sull'abitazione Silvia Cipriani
Gli inquirenti, al lavoro per riordinare i tasselli di quello che pare essere un vero e proprio enigma, hanno anche scoperto che, oltre al cancello, al garage, alla cantina ed al pollaio siti all'interno della piccola tenuta di Silvia Cipriani sarebbe rimasta inspiegabilmente aperta, fino a sabato 23 luglio, anche una finestra posta sul lato posteriore dell’abitazione di Valerio Cipriani (nipote della 77enne).
Quel vano al piano inferiore, come notato dagli investigatori, sarebbe dovuto rimanere chiuso.
Questo particolare dettaglio - sempre seguendo un'ipotetica tesi di un'accidentale aggressione scaturita con dolo d'impeto - porta, inevitabilmente a considerare la possibilità che qualcuno abbia potuto provare ad introdursi nel casolare di Silvia passando proprio dalla finestra di Valerio.
Quest'individuo, forse alla ricerca di denaro, potrebbe essere stato sorpreso dall'ex portalettere ed averla aggredita.
Va comunque sottolineato che, al momento, nessuna pista è esclusa e, l'unico indagato (ma si tratterebbe di un atto dovuto) è Valerio Cipriani. Nei giorni scorsi, all'uomo sono state prelevate le impronte e il Dna. Anche Leonino e Francesco Cipriani (cugino della donna) sono stati sottoposti agli stessi esami e accertamenti.