Nonostante siano passati quasi 40 anni dalla sua scomparsa, la famiglia di Emanuela Orlandi non si arrende e prosegue le ricerche. L'allora 15enne, cittadina vaticana, sparì da Roma il 22 giugno 1983.

Al momento è al vaglio degli esperti il contenuto di un'audiocassetta: si è parlato di questa registrazione in una recente puntata di Quarto Grado - che è tornata ad affrontare il caso di cronaca - in cui è stato ospite anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela. Secondo l'uomo nella registrazione si sentirebbero voci di ragazze diverse.

L'audio fu fatto recapitare all'Ansa proprio l'anno in cui Emanuela scomparve e sarebbe correlato alla sua vicenda.

Al lavoro alcuni periti nominati dalla famiglia Orlandi, tra cui Marco Perino, consulente fonico. Nel corso dei decenni sono state seguite varie piste per ritrovare l'adolescente, ma nessuna di queste ha dato i risultati sperati.

Il nastro attualmente esistente non è l'originale: il programma Mediaset, condotto da Gianluigi Nuzzi, ha cercato di dare delle spiegazioni a cosa possa essere accaduto all'audiocassetta; sul lato B sarebbero infatti stati adoperati diversi click e tagli.

Emanuela Orlandi: nell'audio una ragazza dice 'Lasciami'

Ascoltando la registrazione sul lato B dell'audiocassetta è possibile notare un innesco e un abbassamento del volume. Nell'audio è incisa inoltre una voce femminile, che sembrerebbe appartenere a una ragazza molto giovane.

Durante la registrazione, la ragazza (di cui non si conosce la reale identità) si lamenta dicendo "Lasciami". Ci sono in seguito alcuni spazi lasciati muti. Proseguendo la registrazione, si sente la voce femminile affermare: "Mi fa male là". Resta da comprendere cosa ci fosse in quegli spazi tagliati.

Si ipotizza che si potessero ascoltare alcune voci maschili, in seguito omesse per far sì che chi parlasse non venisse riconosciuto.

Il parere di Pietro Orlandi

Intervenuto a Quarto Grado, Pietro Orlandi ha detto la sua sul nastro, spiegando: "Sembrano voci di diverse ragazze". Il fratello di Emanuela ha fatto inoltre notare che nella registrazione si sentirebbero alcune frasi di senso compiuto che, a suo dire, apparterrebbero alla sorella.

Il fratello di Emanuela ha dunque invitato qualche analista del Sismi, che all'epoca analizzò l'audiocassetta, a farsi avanti come testimone.

Gli esperti si stanno al momento concentrando su un suono particolare che si sente nell'audio: potrebbe essere quello di proiettore oppure di una cinepresa.