È stata emesso dal tribunale internazionale dell'Aja un mandato internazionale di cattura contro il presidente della Federazione Russa Valdimir Putin nel pomeriggio del 17 marzo. Il mandato riguarda anche il commissario di Mosca per i diritti dei bambini, la signora Maria Alekseyevna Lvova – Belova. Entrambi sono stati accusari di crimini di guerra, in particolare di deportare bambini ucraini in Russia in modo illegale.

Il mandato internazionale è stato firmato da tre giudici, tra cui uno italiano

Tre giudici hanno firmato questo mandato: l'italiano Rosario Aitala, la giapponese Tomoko Akane e il costaricano Sergio Ugalde.

I tre magistrati hanno delineato l'accusa: i due hanno organizzato deliberatamente il trasferimento coatto di numerosi minori dell'Ucraina nel territorio russo, spostandoli verso strutture ricettive russe per la loro 'rieducazione'.

Hanno commesso delitto contro l'umanità, come si evince dalle motivazioni del documento, inviato anche ai 123 stati che compongono le Nazioni Unite, pronti ad arrestarli non appena i due dalla Russia. Il documento ha definito che i crimini che sono imputati al presidente russo al commissario per i minori russo sono cominciati fin dai primi giorni della Guerra in Ucraina, ossia dal 24 febbraio del 2022.

I due mandati sono stati emessi dalla seconda Camera preliminare dopo che sono state presentate le istanze di accusa nella giornata del 22 febbraio del 2023, ad un anno esatto dall'invasione russa.

Pertanto la Corte internazionale dell'Aja, in ragione di questi fatti, ha ritenuto opportuno rendere pubblici l'esistenza di questi mandati nonché anche il nome dei colpevoli, per i reati a loro imputati.

Questo perché i magistrati dell'Aja hanno ricevuto un rapporto dagli osservatori incaricati dalle Nazioni Unite di scoprire dove sono stati trasferiti i ragazzi, individuando le località dove sono detenuti: 12 nei pressi nel Mar Nero, 7 della Crimea occupata dai russi, 10 nei pressi delle città di Mosca, Kazan ed Ekaterimburg ed infine agli altri portati sia nelle regioni della Russia centrale ed altri in Siberia, portati lì con l'inganno con la promessa ai loro genitori che si è trattato di un trasferimento temporaneo per la loro sicurezza.

La reazione del Cremlino e della comunità internazionale

La reazione del Cremlino è stata immediata, che ha definito questi mandati di cattura come vera e propria “carta straccia”. Questo provvedimento è poi privo di ogni fondamento giuridico, come ha riferito il portavoce del ministero degli Esteri russo, la signora Maria Zakharova.

Per l'Ucraina, attraverso le dichiarazioni del procuratore generale Andrij Kostin, è stata una decisione storica che non ha precedenti nella storia del diritto penale internazionale.

L'Unione Europea, a questo punto, ha tutte le carte in mano per rendere esecutivi questi mandati, come ha affermato l'Alto rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell, il quale ha anche detto che è stata presa una importante decisione dalla giustizia internazionale, per questo sia Putin che Lvova – Belova non potranno rimanere impuniti per sempre.

Dagli Stati Uniti il presidente Joe Biden ha dichiarato che questa sentenza presa del tribunale internazionale dell'Aja è giusta, in quanto il presidente russo si è macchiato, ormai da un anno, di crimini contro l'umanità e per questo deve essere processato e condannato, se ritenuto colpevole.