Non c'è pace per Nairo Quintana. Il campione colombiano è ancora fermo per una strana vicenda legata alle leggi antidoping e alle regole volute dal Movimento per un Ciclismo Credibile, di cui molte squadre professionistiche fanno parte. Quintana risultò positivo al tramadolo nel Tour de France dello scorso anno, e per questo il suo nome fu cancellato dagli ordini d'arrivo della corsa. La positività a questa sostanza non implica però nessuna ulteriore squalifica, secondo quanto stabilito dal regolamento ufficiale antidoping. L'ex corridore di Movistar e Arkea sarebbe libero di correre, ma nessuna squadra sarebbe disposta ad ingaggiarlo, a causa delle regole più stringenti del MPCC.

Ciclismo, il caso tramadolo di Quintana

Il Movimento si è schierato duramente contro l'uso del tramadolo e chiede punizioni più severe per chi viene trovato positivo a questa sostanza. Il regolamento dell'MPCC è diverso da quello ufficiale ed impone alle squadre che ne fanno parte di non poter ingaggiare corridori che sono risultati positivi al tramadolo. Per questo, nonostante una carriera da campione e un 2002 ancora da grande protagonista con il sesto posto al Tour poi cancellato, Quintana si è trovato in grande difficoltà nella ricerca di una nuova squadra. Ad oggi il campione colombiano è ancora fermo in attesa di una chiamata che potrebbe non arrivare più.

Questa vicenda ha portato Nairo Quintana in mezzo ad un altro strano episodio.

Nelle ultime ore si è diffuso un video sui social network con un uomo che afferma di essere stato minacciato in un ristorante di Andorra da Quintana e da un altro corridore, Víctor de la Parte. L'uomo in questione, che è l'influencer spagnolo Xavi Caballol, aveva postato sui suoi spazi social alcuni video in cui rideva del fatto che Nairo fosse stato squalificato dal Tour de France e lo accusava di doping, deridendolo.

Caballol ha più volte usati i social per prendere in giro i ciclisti dopo incidenti e cadute.

'Volevano picchiarmi'

Così si è spiegato l'uomo: "Stavo mangiando in un ristorante ad Andorra e mi hanno presentato tre ciclisti professionisti, due dei quali erano Nairo Quintana e Victor De la Parte. Sono venuti perché li avevo accusati di doping e ho messo una storia su di loro con un po' di umorismo, si vede che a loro non è piaciuto.

Volevano picchiarmi, il cuoco si è dovuto mettere in mezzo. Sono andato a denunciarlo alla Questura, perché alla fine si trattava di una tentata aggressione. Mi sono comportato come una persona pacifica e non ho fatto il loro gioco".

Il caso è però stato archiviato senza nessun provvedimento a carico di Quintana e De la Parte. "Recentemente ho ricevuto una nota dal giudice che diceva che il caso è chiuso. Un gruppo di ciclisti viene da me per insultare e aggredire e non succede niente, è stato tutto insabbiato.

Non ne ho parlato fino ad ora perché mi fidavo della giustizia. Ecco a cosa servono i social network, denuncio tutto con umorismo. Il mio modo di esprimermi è attraverso l'umorismo, per questo ci sono molte persone che mi seguono e mi supportano, perché sono d'accordo con me" ha commentato Caballol in un polemico video.

Sui social, però, molte persone si sono schierate con Quintana e hanno aspramente criticato l'influencer che lo prendeva in giro.