L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato finita l’emergenza sanitaria globale legata al Covid-19. “Ciò non significa, però, che il Covid abbia smesso di essere una minaccia per la Salute globale”, ha tuttavia puntualizzato il direttore generale Tedros Ghebreyesus, “resta il rischio di nuove varianti che possono causare nuove ondate di casi e di morti. La cosa peggiore che i Paesi possano fare in questo momento è lasciar passare il messaggio che il Covid non sia più qualcosa di cui preoccuparsi”.

In tre anni (l’emergenza globale da Covid-19 era stata dichiarata il 30 gennaio 2020) la pandemia ha causato circa 20 milioni di morti; ma le sue conseguenze non si limitano al piano sanitario.

Ne ha risentito, infatti, anche l’economia (con milioni di persone arrivate a lambire la soglia della povertà) e, a livello sociale e psicologico, si è registrato un aumento esponenziale degli stati di ansia e depressione, soprattutto tra i più giovani la cui progettualità a lungo termine è stata bruscamente frenata dal lockdown.

Le parole del ministro Schillaci

Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha accolto la risoluzione odierna dell’Oms rivolgendo un pensiero “innanzitutto ai medici e agli operatori socio-sanitari che non hanno risparmiato le loro energie per combattere questo incubo globale, e alle persone che non ce l’hanno fatta”. Il Covid, ha continuato il Ministro, detta i pilastri della programmazione sanitaria dei prossimi decenni: “Dobbiamo rafforzare la ricerca, le strutture sanitarie e l’assistenza territoriale, perché non accada più niente di simile”.

Covid, fine emergenza: il commento di Vaia e Bassetti

La comunità scientifica internazionale attendeva da diverso tempo la risoluzione dell'Oms che dichiarasse conclusa l'emergenza sanitaria globale.

In Italia, tra i primi ad esprimersi è stato il prof. Francesco Vaia, direttore generale dell'Istituto Spallanzani di Roma che, sui social ha scritto: "È la vittoria di chi ha sempre professato un ottimismo razionale e la sconfitta dei catastrofisti, di chi diceva moriremo tutti e sosteneva il fine pandemia mai (....) Adesso è tempo di rinascere, di riprendere in mano le nostre vite.

È tempo che le istituzioni, ciascuna con le proprie responsabilità e in una visione sindemica, si adoperino perché non accada mai più".

Gli fa eco Matteo Bassetti, professore ordinario dell'Università di Genova e direttore del reparto Malattie Infettive dell'Ospedale San Martino: "Giriamo pagina", nota su Twitter, "sapendo che la pandemia è stata vinta grazie ai progressi della scienza e della medicina e al sacrificio e al lavoro di tutti i sanitari del mondo".