Va in onda il 23 gennaio in prime time su Rai 1 l’ultima puntata de La Storia, mini-serie tratta dal romanzo omonimo di Elsa Morante con Jasmine Trinca. I due episodi finali si concentreranno su Useppe e il suo rapporto con Bella, l'amatissimo cane regalatogli dal fratello Nino che, quando questi morirà in un incidente stradale, resterà per il piccolo l'unico suo ricordo tangibile. Nino morirà in un incidente stradale durante un inseguimento della polizia.

Sinossi del settimo episodio

Nel primo dei due episodi si scopre che il piccolo Useppe ha ereditato da mamma Ida l’epilessia, e la malattia inizia a manifestarsi.

Nel frattempo una nuova tragedia incombe sulla famiglia: Nino morirà in un incidente stradale durante un inseguimento della polizia, che già era sulle sue tracce da tempo per via della sua attività di contrabbandiere, di cui la madre Ida non è mai venuta a conoscenza.

Sinossi dell'ottavo episodio

L’ottavo episodio (già disponibile in boxset su RaiPlay) si concentra invece sulla fuga di Useppe con Bella. Lungo il Tevere, giunti nei pressi di una radura incontaminata, i due fanno la conoscenza di Pietro Scimò, adolescente fuggito da un riformatorio. Pietro e Bella sono ormai gli unici amici di Useppe, ora che anche Davide (Lorenzo Zurzolo) è preda dei suoi demoni, che prova a placare ricorrendo spasmodicamente ad alcol e sostanze stupefacenti.

Il giovane morirà in casa sua a seguito di un'overdose. Prima, però, aggredirà verbalmente Useppe, che per lo shock verrà colpito da una serie ripetuta di attacchi epilettici che lo condurranno alla morte. La salute mentale di Ida sarà irrimediabilmente compromessa: la donna si barricherà in casa stringendo tra le braccia il corpo del figlioletto morto.

Le autorità interverranno poco dopo trovandosi costrette ad abbattere Bella e a trasferire Ida in un ospedale psichiatrico, dove morirà nove anni dopo.

Jasmine Trinca: 'Il valore della memoria è fondamentale'

Ospite a Da Noi a Ruota Libera, Jasmine Trinca ha raccontato cosa abbia significato interpretare per lei Ida Ramundo: "Mi piace prendere sulle spalle storie di donne che in apparenza non avrebbero nulla di eroico - ha confidato alla padrona di casa Francesca Fialdini - Donne semplici ma non fragili.

Anzi, con una nota quasi ferina grazie alla quale difendono i loro cuccioli". Poi, in merito all’importanza di un progetto come La Storia, ha aggiunto: "Il valore della memoria è fondamentale. Il romanzo di Elsa Morante, ci ricorda da dove veniamo. Che una guerra non risparmia nessuno ma restituendo l’umanità delle persone".

In studio con Jasmine (che ha una figlia che ha chiamato Elsa proprio in onore di Morante) anche i suoi figli di set, Mattia Basciano (Useppe) e Francesco Zenga (Nino). Quest’ultimo, originario della provincia di Salerno, coltiva il sogno di diventare un attore professionista e per questo dopo il diploma si è iscritto al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. A proposito del suo primo ruolo “importante” dice: "Per fortuna papà, pur essendo nato a Napoli, ha sempre vissuto a Roma.

Quindi il dialetto romano l’ho sempre masticato grazie a lui".

Appena qualche settimana fa al settimanale Telepiù, invece, confidava un sogno "stravagante" per il prosieguo della sua carriera: "Visto che in questa fiction sono riccio e ho recitato in romanesco, in futuro vorrei interpretare un personaggio pelato, siciliano, al fianco di Alessandro Borghi… lo adoro".

Jasmine Trinca fa tris

Dopo l'impegno su Rai 1, Jasmine Trinca è attesa invece al ruolo della madre di Rocco Siffredi (interpretato da Alessandro Borghi) nella serie Netflix Supersex, disponibile on demand dal prossimo 6 marzo. Prossimamente sarà anche ne L'arte della Gioia, prima Serie TV da regista di Valeria Golino tratta dal romanzo di Goliarda Sapienza.