A Caivano, in provincia di Napoli, lo scorso 25 agosto è venuto alla luce un caso di abusi sessuali e minacce su due bambine di 10 e 12 anni, cugine. La prima denuncia del fratello di una delle due bambine ha dato il via a un'indagine che ha portato, nella scorsa notte, all'arresto di nove persone, tra cui sette minorenni e due maggiorenni.
L'operazione di arresto e le prove emergenti
Nella notte tra il 25 e il 26 settembre, le autorità hanno eseguito nove arresti in relazione agli abusi sessuali commessi a Caivano. I sospettati, sette minorenni e due maggiorenni, affrontano accuse di stupro nei confronti delle cugine.
Nonostante la giovane età, sono stati accertati 6/7 casi di stupro ripetuto, che hanno avuto luogo all'interno del complesso sportivo Delphinia.
Le indagini dei carabinieri sono iniziate a luglio, quando il fratello di una delle bambine ha presentato una denuncia. Inizialmente, questo ha portato all'identificazione di uno dei maggiorenni coinvolti nel gruppo. Poi le autorità sono riuscite a individuare altri otto ragazzini implicati nell'incidente. In parallelo è stato fatto un esame dei loro cellulari, per verificare l'esistenza di eventuali filmati relativi agli abusi commessi in quel luogo abbandonato. Questi video venivano usati per ricattare le bambine, che ora sono state allontanate dalla famiglia in via cautelare.
Le misure sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Napoli e il giudice presso il tribunale di Napoli Nord, in risposta alle richieste delle Procure dei minori e di Napoli Nord.
La risposta del governo
Il governo ha varato subito dopo un decreto per combattere la delinquenza minorile, in particolare nella zona di Caivano, che vive in una situazione di degrado e criminalità.
In seguito alla visita della premier Giorgia Meloni a Caivano e all'intervento di un comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza, il Governo ha deciso di investire sulla zona di 10 milioni di euro: un intervento che secondo molti non risolverà i problemi di quell'area, perché volto solo alla repressione e non al contrasto alla dispersione scolastica o alla povertà sociale ed educativa.
Nelle scorse ore a Palazzo Chigi è stato ricevuto il commissario straordinario per il risanamento e la riqualificazione del territorio Fabio Ciciliano: la visita è stata programmata per fare il punto sulle iniziative intraprese e messe in campo.