Un caso di cronaca nera che riaccende la luce dei riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro. Luogo dell'indicente la Sabino Esplodenti di Casalbordino, in provincia di Chieti, dove un'esplosione ha causato tre morti e diversi feriti. Appena tre anni fa, nello stessa azienda, era avvenuto un incidente simile, anche allora costato la vita a tre operai.

Un disastro che si ripete

I tre operai che hanno perso la vita nell'esplosione di oggi sono Giulio Romano, originario di Casalbordino, Fernando Di Nella di Lanciano (Chieti) e Gianluca De Santis, 40 anni, sposato e padre di due bambini, residente nel comune di Palata (Campobasso).

La Sabino Esplodenti di Casalbordino, che si occupa di smaltire e recuperare polvere da sparo da bonifiche, non è estranea a tragedie simili. Nella stessa fabbrica nel 1992 era morto il 48enne Bruno Molisani, ucciso dall'innesco di una spoletta, e nel 2009 due persone rimasero ferite gravemente in un'esplosione. Nel 2020 un'esplosione simile a quella di oggi causò la morte di tre operai dello stesso stabilimento, un caso di cui proprio domani si discuterà dinanzi al gup del Tribunale di Vasto. Dieci imputati, compresa la società, sono coinvolti nel processo. L'accusa per tutti è la cooperazione colposa in omicidio colposo.

Gianluca Salvatore, proprietario dell'azienda, è stato informato del fatto mentre era in viaggio ed è subito andato sul luogo dell'incidente.

Il suo avvocato, Augusto La Morgia, ha dichiarato che Salvatore è "sgomento e non riesce a spiegarsi l'accaduto", soprattutto alla luce delle severe precauzioni adottate dopo l'incidente del 2020. In seguito a quella tragedia, Salvatore aveva risarcito le famiglie delle tre vittime.

Risalto nazionale sulla sicurezza sul lavoro

"Le informazioni sull’esplosione destano grande apprensione e orrore, tanto più che nella stessa azienda tre anni fa un incidente costò la vita a tre operai, e altri incidenti si sono verificati qui negli anni", ha dichiarato sull'episodio Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese.

"Siamo vicini alle famiglie delle vittime e auspichiamo che si faccia piena luce sull'accaduto. Di certo si tratta di un altro, terribile monito sulla necessità di un maggiore impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro".

Proprio oggi il Senato ha approvato la mozione unitaria per la sicurezza sui luoghi di lavoro che richiede al governo in 10 punti un impegno a contrastare la "serie sanguinosa di decessi e infortuni che si verificano con cadenza giornaliera in danno dei lavoratori sul territorio nazionale".

A fargli eco la ministra del Lavoro, Marina Calderone: "Il miglioramento delle condizioni di sicurezza sul lavoro rappresenta una priorità per il governo che va conseguita anche attraverso un continuo confronto con le parti sociali".