La Procura di Pesaro ha chiesto il carcere per Angelo Sfuggiti, il 70enne che la sera di lunedì scorso 20 novembre ha ucciso la moglie 66enne Rita Talamelli a Fano (provincia di Pesaro Urbino). Il giudice si è riservato di prendere una decisione sulla misura cautelare da adottare, attesa dopo l’udienza di convalida alla quale Sfuggiti non ha presenziato dato che si trova ancora in ospedale piantonato dalla Polizia dopo l'intossicazione per aver ingerito sonniferi a seguito del delitto. Il pm ha chiesto la misura del trasferimento in carcere per Sfuggiti.

L'autopsia sul corpo della donna ha confermato il decesso per soffocamento

L'autopsia sulla salma della vittima ha confermato che il decesso è avvenuto per soffocamento, attuato con una pezza di stoffa trovata in casa. Il 70enne avrebbe colto di sorpresa la moglie, aggredendola alle spalle e poi strangolandola. A quanto pare la vicenda è conseguente al profondo disagio familiare: la donna soffriva di disturbi psichiatrici che spesso erano stati fonte di conflitto fra i due.

Il caso di cronaca nera si è verificato lunedì sera attorno alle ore 20:30, quando Sfuggiti ha soffocato la consorte: resosi poi conto del gesto compiuto, ha provato a suicidarsi ingerendo delle pillole. Motivo per il quale ora è ricoverato in ospedale.

Le parole del figlio Luca

Il figlio della coppia Luca, 48 anni, ha intanto rilasciato alla stampa locale delle dichiarazioni che stanno facendo discutere: "Non provo niente. Né rabbia, né dolore per la morte di mia madre. Soffro solo per l’arresto di mio padre, perché quella donna non era più mia madre da un sacco di tempo, era un’altra persona.

Nessuno però ci ha mai creduto, ascoltato, aiutato". In modo freddo e distaccato l'uomo ha poi aggiunto: "Provo solo un gran senso di vuoto perché io e mio fratello ce l’aspettavamo che finiva così. Le vere vittime siamo noi, io mio padre e mio fratello, che da più di 15 anni vivevamo nel terrore delle manie ossessivo compulsive di mia madre che con noi era anche molto violenta.

La sua malattia ha rovinato la nostra famiglia e ha condotto mio padre alla pazzia".

Secondo quanto emerge Angelo Sfuggiti, 70enne gestore di una pizzeria a Fano, aveva già tentato di suicidarsi nei mesi scorsi per gli stessi motivi. Ora Sfuggiti è accusato di omicidio volontario aggravato da vincoli familiari. Il Pm ha chiesto il trasferimento nel carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro. Ma è da verificare se le condizioni dell'uomo siano compatibili con la detenzione in un istituto di pena.