La petizione online sul Bonus psicologo lanciata dal rapper Fedez lo scorso venerdì 3 novembre ha raccolto in poco più di 24 ore oltre 250 mila firme, con il sostegno e le condivisioni social di molti colleghi artisti e professionisti della salute mentale.

Il musicista milanese ha lanciato la petizione attraverso la sua Fondazione Fedez per sostenere l'attuazione del Bonus a sostegno utile a chi non può permettersi l'onere economico delle sedute di aiuto terapeutico alla salute mentale e per richiedere un aumento dei finanziamenti.

"È giunto il momento che il benessere psicologico diventi una priorità nazionale.

Con questa petizione si vuole proteggere il Bonus Psicologo e assicurare un accesso rapido ai fondi per chi ne ha bisogno, sottolineando l'importanza di investire nella salute mentale dei cittadini italiani, in particolare dei giovani", ha affermato Fedez.

La petizione

La petizione online ricorda che nel 2022 è stato previsto il ‘Bonus psicologo’, un contributo economico per sostenere le spese relative alle sessioni di psicoterapia e che il totale stanziato era di 25 milioni di euro. Secondo il rapporto annuale 2023 dell’Inps, su circa 395 mila domande presentate per accedere al ‘bonus psicologo’, il 99% rispondeva ai requisiti di ammissibilità. Solo il 10,5% però è stato finanziato: pari a circa 41.600 domande.

Il testo della petizione poi prosegue ricordando che nel 2023 l’attuale Governo ha stanziato 5 milioni di euro per l’anno in corso e 8 milioni di euro per ogni anno dal 2024 in poi: "il bonus ha il merito di essere diventato strutturale, ma con un finanziamento drasticamente ridotto che non soddisfa tutte le richieste di aiuto.

Inoltre ciò che manca in questo momento è il decreto attuativo di questa misura che, se non varato nei prossimi due mesi, rischia di vanificare l’operazione facendo confluire i fondi previsti nel bilancio generale dello Stato".

Il testo si conclude con la richiesta "che vengano varati i decreti attuativi rispetto al bonus psicologo e che, in generale, ci sia un impegno a stanziare maggiori fondi per la salute mentale".

Il parere di Paolo Crepet

Non sono mancate le critiche all'iniziativa, come quella di Paolo Crepet, psichiatra, sociologo e divulgatore, che in un'intervista a La Stampa ha fatto sapere: "Il problema non è il Bonus Psicologo ma non possiamo ridurre il discorso sulla salute mentale alle posizioni di Fedez, al quale voglio bene e dal quale, peraltro, mi sarei aspettato l’eleganza di un passo indietro di fronte a tematiche così delicate. Avrebbe forse dovuto chiedere il parere di chi può effettivamente affrontare questi temi".

Crepet ha poi aggiunto: "Parlando costantemente di depressione finiamo persino per auto-diagnosticarla, generando un’ondata di ‘falsi positivi".