L'influencer e deejay Alessandro Basciano è stato arrestato con l'accusa di stalking nei confronti dell'ex compagna, Sophie Codegoni, volto televisivo e influencer seguita da oltre 1,2 milioni di follower. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dalla giudice Anna Magelli su richiesta della Procura di Milano, arriva dopo un’indagine avviata in seguito alla denuncia della giovane presentata nel dicembre 2023.

Minacce e controllo ossessivo

Le accuse delineano un quadro di violenza psicologica e comportamenti persecutori. Nell’ordinanza si legge di una lunga serie di minacce iniziate a luglio 2023, tra cui frasi come: "Se non torni con me ti ammazzo come un cane, devi avere paura di rientrare a casa".

L’uomo avrebbe spiato il telefono di Sophie, esercitando un controllo pressante e invasivo, in un contesto di ossessiva gelosia. Tra gli episodi riportati anche minacce legate a fotografie, eventi lavorativi e la gestione della figlia di poco più di un anno, avuta durante la loro relazione iniziata nella casa del Grande Fratello.

Secondo la gip, la condotta di Basciano è stata "pervasiva, controllante e violenta", tale da indurre nella vittima un timore costante per la propria incolumità. Sophie Codegoni è stata costretta a cambiare abitudini di vita, con ripercussioni negative sulla sua professione.

L’indiscrezione di Fabrizio Corona

A lanciare per primo la notizia dell’arresto è stato il portale Dillinger News, fondato da Fabrizio Corona.

Secondo il sito, l’arresto è avvenuto il 21 novembre, quando i carabinieri hanno prelevato Basciano dalla sua abitazione a Milano per condurlo al carcere di San Vittore. Corona ha anche riportato un presunto episodio recente in cui Basciano avrebbe aggredito fisicamente un amico di Sophie, Mattia Ferrari, durante una lite scoppiata per motivi di gelosia, danneggiando la sua auto.

L’influencer, tuttavia, aveva provato a smentire l’arresto sui social, ma la conferma della Procura milanese guidata da Marcello Viola non lascia spazio a dubbi e nel giro di poche ore tutte le principali testate italiane stanno riportando la notizia.

Carcere come unica misura

La gip Anna Magelli, motivando la misura restrittiva, ha sottolineato che il carcere è l’unico strumento idoneo per prevenire la reiterazione di reati, data la gravità e la frequenza delle minacce e delle aggressioni, alcune avvenute anche in presenza della figlia minore.

Secondo la giudice, la pericolosità sociale di Basciano emerge non solo dalle minacce di morte rivolte alla ex compagna, ma anche dall’aggressione fisica a terze persone legate a lei.

Un quadro di violenza relazionale

Questa vicenda mette ancora una volta sotto i riflettori il tema della violenza relazionale e dell’ossessivo controllo che spesso accompagna la fine di rapporti sentimentali. Sophie Codegoni, vittima di questa vicenda, è ora al centro di una battaglia per riprendere in mano la sua vita e tutelare la serenità della figlia.

Basciano, da parte sua, dovrà invece ora affrontare un processo per rispondere delle accuse mosse contro di lui.