Qual è il segreto per cucinare gli spaghetti di soya? Non cuocerli perché diventano immangiabili! Di seguito passo passo come ottenere un piatto gustoso e molto molto vicino all'originale piatto cinese. È consigliabile imparare a cucinare a casa propria cibi della tradizione cinese in quanto è stato accertato che la forte presenza di glutammato utilizzato nei ristoranti cinesi provoca cefalee.

Ingredienti:

  • Spaghetti di soya
  • petto di pollo
  • taccole (anche congelate - sono già pulite e tagliate)
  • carote
  • porro
  • olio extra vergine di oliva
  • salsa di soya con poco sale (tappo verde)

Preparazione

Mondare e affettare il porro, le carote, e tagliare a striscioline il petto di pollo.

Per chi ama altre verdure (zucchine, edamame, ecc.), libero spazio alla fantasia, sempre però rispettando i tempi di cottura! Nel frattempo mettere a bagno in abbondante acqua fredda la giusta quantità di spaghetti di soya in base alle persone.

In un wok (o in alternativa in una pentola antiaderente a bordi alti) far appassire - a fuoco basso - il porro con un filo d'olio extravergine di oliva. Mi raccomando il porro non deve bruciare ma deve cuocersi a fuoco lento, se necessita, aggiungete un po' di acqua tiepida per abbassare la temperatura dell'olio e coprite. Dopodiché aggiungere le carote, e infine il pollo. Le taccole: se sono già precotte al vapore e congelate aggiungerle quasi a fine cottura del pollo, se invece sono fresche aggiungerle insieme al pollo così da avere una cottura uniforme.

Togliere il coperchio per qualche minuto (il tempo di far evaporare un po' l'acqua in eccesso delle verdure e aggiungere la soya). Non far asciugare troppo i liquidi in padella perché serviranno per far saltare gli spaghetti gli ultimi minuti, per farli insaporire. Assaggiare di sale e di cottura il condimento, scolare gli spaghetti dall'acqua di ammollo e metterli nella casseruola (o wok) e terminare la cottura, eventualmente aggiungere un po' di acqua (calda) per lasciare il tutto più fluido e aggiustare con la soya.

Ora non vi resta che impiattare, prendere le vostre bacchette (o nel caso la forchetta), sedervi a tavola e gustarvi la vostra creazione! ;-)

Buon appetito!