Lo gnocco fritto è un tradizionale antipasto fritto dell'Emilia Romagna, una regione del nord Italia e più precisamente di Modena. Questa particolare pietanza è diffusa in tutta la bassa pianura padana e conosciuta con altri nomi: Tigella, Chiosolino e Pinzino. Lo gnocco fritto non è un antipasto semplice costituito da rombetti di pasta dorata e croccanti da accompagnare ad affettati e olive nere e verdi. Si tratta di uno spuntino semplice e veloce da realizzare. L'ingrediente principale dello gnocco fritto è lo strutto. La vera ricetta modenese prevede l'utilizzo dell'acqua gasata, mentre alle pendici dell'Appennino viene utilizzato anche del latte per ammorbidire l'impasto.

E' considerato un cibo da Street food ma lo si può trovare anche in tutti i ristoranti tipici della cucina emiliana - per l'appunto- come antipasto. Nella città di Modena è in uso consumare lo gnocco fritto anche come colazione degustato con un semplice cappuccino. Con questo saporito alimento può essere accompagnato ad un vino semplice di media struttura come un Chiaretto classico del Garda, oppure un più tradizionale Lambrusco, o anche un Ravello Rosato. Tutti questi vini esalteranno il sapore intenso della pasta fritta rendendo il palato fresco e sgrassato. Di questa leccornia esistono diverse varianti. Qui di seguito andiamo a proporre la versione più semplice e veloce da eseguire.

Ingredienti

Quantitativi per 6 persone

Tempo di preparazione 1 ora più il tempo per il riposo

Tempo di cottura 10 minuti circa

  • 500 gr di farina bianca
  • 50 gr di burro
  • 1 pizzico di lievito in polvere ( oppure 5 grammi di bicarbonato in polvere)
  • latte o acqua
  • adontante strutto
  • sale

Preparazione

Per prima cosa versare la farina nella spianatoia, fare una piccola conca e mettere al centro il burro morbido a pezzetti (oppure usare lo strutto oppure metà strutto e metà burro a piacere), unire il lievito o il bicarbonato, un cucchiaio di sale, latte o acqua sufficiente ad ottenere una pasta piuttosto morbida ed elastica (ne occorrerà circa un quarto di litro).

Impastare fino a quando gli ingredienti saranno ben legati, quindi lasciare riposare la pasta per lo meno per mezz'ora. Trascorso questo tempo stendere la pasta con il matterello in un rettangolo e piegarlo poi, prima in un senso e poi nell'altro, in quattro parti. Stendere nuovamente il pacchetto ottenuto in un rettangolo e ripetere questa operazione tre o quattro volte.

Stendere infine la pasta in una sfoglia sottile, tagliarla a rompi con una rotella, punzecchiarli e friggerli in abbondante strutto di maiale bollente. Scolarli ben dorati e croccanti e servirli subito con salumi assortiti, magari tipici emiliani: mortadella e pancetta coppata.