Dal 29 giugno al 22 settembre il Museo Diocesanodi Susa ospita la mostra "Santi e Viaggiatori", incentratasulla figura dei santi nel tardo Medioevo, che espone alcuni capolavoriprovenienti dalle collezioni del Museo Nazionale Svizzero di Zurigo e da museidi Aosta, Novara, Acceglio.

Il rapportotra santità e viaggio attraverso le Alpi nel Medioevo è il cuoredell'esposizione segusina e in particolare sono analizzate le figure dialcuni santi che furono investiti di un ruolo tutelare in rapporto alle vie dicomunicazione alpine. Il percorso espositivo è articolato su tre devozioni,a cominciare da San Bernardo d'Aosta, il cui culto si diffuse all'internodi un'area compresa tra la pianura novarese e l'arcoalpino.

La figura di San Cristoforo permette, invece, di considerare questatipologia di santità in rapporto al contesto europeo sulla base dell'antichitàdel suo culto e della grande risonanza che questo santo ebbe nell'immaginariocollettivo medievale. Infine, il culto di San Gottardo di Hildesheim permette di evidenziare come, anche a livello devozionale, gli scambi tra il versantesettentrionale e quello meridionale delle Alpi furono ricchi di conseguenze.

La mostra di Susa siinserisce in un più vasto progetto internazionale che vede coinvolti museiitaliani, francesi e svizzeri, accomunati dall'essere ubicati nelle terredell'antico Ducato di Savoia. Il gruppo di lavoro, nato nel 2002 e denominato Sculpturemédiévale dans les Alpes, ha strutturato ilprogetto espositivo in sei mostre, che esplorano le diversesfaccettature del culto dei santi.

Accanto alla mostra di Susa, il Museo di Storia del Vallese a Sion siinterroga sul rapporto tra santità e politica, analizzando la figura di SanMaurizio, patrono dei Savoia e delle dinastie imperiali, e quella di SanTeodulo, figura centrale della conquista del Basso Vallese savoiardo. Il Museo di Arte e di Storia di Ginevra siconcentra su San Pietro, patrono della città e della diocesi di Ginevra, oltreche sulle sante eroiche più venerate nel ducato: Barbara, Maria Maddalena,Caterina e Margherita.

Il Museo delCastello di Annécy affronta il culto di Sant'Antonio abate, assaisviluppato sia nel versante francese che in quello italiano delle Alpi. Il Museo del Tesoro della cattedrale di Aostariflette sui culti locali dei Santi Grato, Orso e Eldrado, diffusi nell'arcoalpino occidentale. In più, il Museosavoiardo di Chambéry espone, durante lo stesso periodo, molte sculture delterritorio savoiardo recentemente restaurate.