Una bambina ènata e ha combattuto per la libertà. Piccola e sottile nasconde le bombe dentrol'insalata, attraversa la polvere dei palazzi che crollano a Firenze direttaverso i partigiani del Partito d'Azione. Nella culla del Rinascimento,violentata dalla seconda guerra mondiale e dalla Resistenza, nasce la bambinacoraggiosa che segue gli ordini "di babbo" che combatte per la libertà.

Sidirebbe oggi: "ha perso il posto" per fare la rivoluzione, il babbo cheinsegna alla figliolina il coraggio. Padre di Oriana, la Fallaci. Una bambinache racconta la guerra per tutta la vita, scrittrice vanitosa, giornalistaamata e odiata poco importava a lei che della libertà di dire e scrivere ciòche pensava faceva la sua bandiera.

Newyorkese diadozione, gli Stati Uniti immaginati e poi raggiunti, sono la patria delgiornalismo d'azione e di ogni forma di comunicazione, per lei la terrapromessa. Oriana è una migrante, in cerca di una forma narrativa per dire laverità. Cresciuta con il sogno di fare il medico, si mantiene agli studifacendo la giornalista per il Mattino a Firenze e poi l'Europeo di Benedetti,fino ad approdare negli Stati Uniti, Hollywood e New York in cui vive dal 1963.

Un modofinalmente per incontrare uomini potenti che hanno condizionato la sua vita ecambiato la storia. La voce delle donne che lottano per conquistare uno spazionella società maschilista dell'epoca. Non sfida gli uomini perché li ama, non veste il vessillo delfemminismo, a cui non appartiene come ad altri gruppi partitici o politici.Giornalista disubbidiente, che scrive urlando la sua verità, sempre dalla partedell'opposizione.

Vita comecoraggio, sostantivo che dà forma alla personalità dura e fragile, duplice ma complementare,della giornalista fiorentina, ritratto dalla biografa Cristina De Stefano durante lapresentazione del libro Orianauna Donna, edito da Rizzoli, nella città di Siena il 18 dicembre 2013 pressolo Spazio UnoDue.

Due donnecoraggiose, dentro una vita d'avventura, Cristina e Oriana.

L'autrice dellabiografia, non conosce mai la Fallaci ed esprime la sua paura all'idea didoversi confrontare con la giornalista che aveva espresso la volontà di essere "l'unica a poter scrivere la sua vita". Cristina impara il coraggio leggendo la vita di Oriana, disseminata tra lettere d'amore e diari che ritraggono un'inedita donna che nasconde la sua dolcezza, fragile nella vita privata e con una visione tragica della vita.

"Non si può vivere senza amore, io ci ho provato ma non ci sono riuscita".

È un ritrattoimmaginario, l'esistenza avventurosa di una donna che nonpoteva essere dipinto da nessun altro all'infuori di lei. La sua vita,raccontata in un romanzo, come le eroine passate, poteva essere l'unicaalternativa. Per lei che "travisava" la realtà, romanzava una vicenda,impersonificava quella verità sottaciuta e nascosta dall'informazione, da unincessante fiume di parole e fatti. Fatti che prendono forma e senso da chi liracconta, e Oriana cuciva alla realtà l'abito della verità non detta.

Estremamente preparata, perfezionista, talento e ambizione la conducono adintervistare politici, personalità importanti del mondo al comando.

In tempidiversi, scrive come inviata di guerra, racconta le storie di donne e uomini sottolineando trale righe la sua volontà di asservire la verità, la libertà di pensieroindividuale. Il giornalismo di Oriana, non concede mezze verità, non prevede il"non si deve dire certe cose", scrive dicendo, racconta con enfasi e conduce lesue interviste con l'obiettivo di far emergere un pensiero unico e individuale,"la verità che è sempre il contrario di ciò che ci viene detto".

Oriana una donna, in libreria dal 30 ottobre, gira l'Italia nelle prime città tra cui: Bergamo 25gennaio; Torino 28gennaio; Novara 29gennaio; Firenze 30gennaio; Foggia 31gennaio; Lucera, 1febbraio; Lugo diRomagna 17 febbraio; Ravenna 19febbraio; Pavia 20febbraio; Albenga 28marzo; Alassio 29marzo.