Questa storia inizia con una data: 16 settembre 303. Ci troviamo in Calcedonia, l'odierna Kadıköy, quartiere asiatico di Istanbul. Nell'anfiteatro della città, circondata da animali feroci, c'è una giovane cristiana del luogo di nome Eufemia: è vittima delle persecuzioni dell'imperatore Diocleziano perché si rifiuta di pregare le divinità pagane. Un'orsa ferisce profondamente una gamba della ragazza regalandole in questo modo una morte veloce.

Un improvviso terremoto fa poi scappare sia le guardie che gli spettatori rendendo possibile il recupero del corpo rimasto miracolosamente intatto.

Sulla sua tomba, quando con l'Editto di Costantino è riconosciuta la libertà di religione, viene edificata una Chiesa che nel 451 diventa la sede del quarto concilio ecumenico della storia del cristianesimo: il Concilio di Calcedonia.

Il concilio, convocato per determinare la natura di Gesù Cristo vede da una parte gli ortodossi (Cristo è sia uomo che Dio) e dall'altra i monofisiti (Cristo ha la sola natura divina). Visto che le parti non riuscivano ad accordarsi vennero inserite nella teca che conteneva le spoglie di Santa Eufemia due dichiarazioni, una ortodossa e l'altra monofisita. Dopo tre giorni di preghiere alla riapertura della sorvegliatissima tomba, la dichiarazione ortodossa si trovava nella mano della santa mentre quella monofisita sotto i suoi piedi.

Come se non bastasse Sant'Eufemia, alzando la mano, consegna il rotolo al Patriarca di Costantinopoli.

Dopo questo miracolo molti accettarono la confessione ortodossa e i restanti monofisiti vennero tutti scomunicati. Successivamente, nel VII secolo, questa chiesa venne distrutta dai persiani e le reliquie vennero trasferite a Costantinopoli.

Lanciate in acqua durante l'eresia iconoclasta dell'VIII secolo, il reliquario venne subito recuperato e conservato in segreto da alcuni devoti marinai fino al 796 dove, con la fine dell'eresia iconoclasta, vennero solennemente trasferite in quella che oggi é la sede del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli. A

Kadıköy si trova ancora la chiesa ortodossa di Santa Eufemia (nella prima foto).

Non è particolarmente pregevole dal punto di vista artistico e architettonico ma è estremamente significativa perché è qui che si sono verificati i fatti che vi ho descritto. Ricostruita pıù volte nel corso dei secoli quella di oggi è una costruzione che risale all'ottocento. Sant'Eufemia viene celebrata il 16 settembre, giorno del martirio. Invece l'11 luglio con una cerimonia al Patriarcato, viene aperta la teca con i resti mortali della santa (seconda foto) per una venerazione pubblica atta a ricordare il famoso miracolo realizzato durante il Concilio di Calcedonia.