Somiglia sicuramente ad una bella favola e arriva proprio "venerdì 17". Dicono che porti male questo giorno, ma per una pura casualità ha consacrato Matera città della Cultura 2019. L'apertura del presente articolo parla di favola perché questa città si è sempre contraddistinta per "discrezione" in tutti gli ambiti, anche negativi, come del resto la Basilicata tutta. A volte è anche sopraggiunto il pensiero che tale "silenzio" possa essere voluto per gli enormi interessi che ruotano attorno alla stessa regione, come il petrolio in Val D'Agri - Potenza.

Matera ha avuto la sua notorietà come location per il film di Mel Gibson, The Passion, e poi non se ne è più parlato, anche se la città laboriosa non si è fermata. Matera rappresenta e custodisce gelosamente anche un patrimonio culturale mondiale come i "Sassi", che sembrano una cosa indipendente dalla stessa città che è in forte sviluppo. Questo riconoscimento premia il lavoro "silenzioso" di una comunità che continua a dare tanto alla Cultura e all'Arte passando non solo dai famosi "Sassi", ma anche per rassegne teatrali, musicali dal Conservatorio e la "vivibilità tranquilla" sostenibile quotidiana.

Lenta ma efficace, come il Dossier presentato per la candidatura a Capitale della Cultura 2019.

Un progetto riconosciuto dalla Commissione Europea, assieme a quello di Plovdiv (Bulgaria) e tra sei città candidate, il migliore e degno di rappresentare l'Italia in questo contesto culturale. Il progetto è diviso in 7 capitoli ed è costituito da 120 pagine dove ci sono i punti essenziali dello stesso che ruotano attorno ad un unico slogan: "Open Future".

Tutto meticolosamente evidenziato come i finanziamenti, le infrastrutture, le strategie, il monitoraggio di tutto l'Evento e l'obiettivo di rendere e fondere "Cultura" al turismo e alla valorizzazione del territorio che, attraverso gli operatori Socio-Culturali, condivideranno su tutto il territorio regionale e non solo. Non sono mancate anche un po di paura e ansia, viste le candidature e i progetti validi della vicina Lecce ma sopratutto quello di Ravenna, dove la delusione, dopo il riconoscimento materano, è stato più sentito.

Matera quindi è anche un po la riscossa di tutto il "Sud" , che più volte viene etichettato da qualcuno come "palla al piede" e che, anche questa volta, dimostra la propria superiorità culturale. Auguri Matera!