In questo articolo: "Alla ricerca delle vere origini di Halloween" vi ho fornito alcuni cenni storici, relativi alle origini celtiche di Halloween ed ai suoi legami con le civiltà contadine dell'epoca. Questa festa ha anche un risvolto esoterico, dove la parola esoterico non implica qualcosa di negativo, ma di nascosto, celato, in opposizione al termine exoterico. Leggiamo su wikipedia: " "Esoterico" deriva dal greco εσωτερικός (esotericos), che è l'insieme delle parole εσώτερος (esoteros) "interiore" ed εἰκός (eikos) "naturale". Da cui gli studi esoterici sono gli studi sulla natura interna dell'uomo che riguardano quelle scienze che portano, attraverso l'introspezione, alla riscoperta di noi stessi, alla conoscenza della nostra "natura interna", della Verità".

Tornando ad Halloween ed andando indietro nel tempo, fino alla festa originaria di Samhain, vediamo quali importanti spunti di riflessione possiamo trarre da queste antiche celebrazioni.

Con Samhain entriamo nella parte fredda dell'anno

A livello metaforico, Samhain rappresenta il tempo del ritiro, del raccoglimento interiore. I giorni si fanno più brevi, le notti più lunghe, il sole muore apparentemente, ma noi sappiamo che tornerà a crescere, con il solstizio d'inverno. Morte e rinascita risultano dunque profondamente legate, come ben sapevano gli antichi, in un ciclo continuo. E' questo il momento ideale per distaccarsi dalla mondaneità e guardare dentro di noi, confrontandoci con la nostra interiorità.

Nel periodo che va da Samhain al solstizio d'inverno, l'ombra interiore ci chiama e ci chiede di essere affrontata, guardata, riconosciuta ed integrata. Parlando di ombra interiore, non ci riferiamo a qualcosa di negativo, piuttosto a quelle parti di noi che ancora non conosciamo, che sono perciò nascoste, in ombra, ma richiedono di essere riconosciute, per permetterci di crescere e maturare. Si tratta di un momento importante, che ci permette di conoscerci in maniera più profonda, di riposarci e rinnovarci, in attesa di una nuova primavera.