La notizia che questa mattina, alle ore 13 in punto, il premio Nobel della Letteratura è stato assegnato dai 18 giurati dell'Accademia Reale di Svezia all'autore semisconosciuto Patrick Modiano ha colto di sorpresa i più. Ecco qualche consiglio letterario per conoscere un po' meglio l'opera di questo autore, nato alle porte di Parigi nel 1945 da padre ebreo di origini italiane nato a Parigi da una famiglia di Salonicco (Albert Modiano) e madre belga di etnia fiamminga (Louisa Colpijn).

Dora Bruder (Guanda)

Per scrivere questo libro esile, l'autore impiegò otto anni.

Tutto nacque da un'ossessione: la scoperta casuale dell'esistenza di questa ragazzina di nome Dora Bruder che a 15 anni scappò dalla famiglia e, nel 1941, venne riacciuffata dai nazisti e internata a Camp de Drancy prima di essere deportata ad Auschwitz dove, nel 1942, a 16 anni, avrebbe trovato la morte insieme al padre. L'elemento che attirò inizialmente lo scrittore fu un dettaglio biografico secondario, ossia che la giovanissima Dora visse la sua breve vita in un'abitazione nel boulevard Ornano, dove Modiano da piccolo era solito andare insieme a sua madre Louisa. Non un romanzo, ma un'opera che cerca di recuperare la memoria non solo di un'esistenza singolare, ma di tutto un mondo oramai scomparso.

Sconosciute (Einaudi)

Non più, come in Dora Bruder, una sola figura centrale, ma tre donne, protagoniste e narratrici anonime, che rievocano il tempo della loro giovinezza, di cui scelgono un episodio fondamentale, rivelatore delle improvvise accelerazioni della vita. Siamo negli anni Sessanta, ma i grandi moti collettivi restano sullo sfondo di un focus ristretto sulla quotidianità e l'esistenza minuta.

Nel caffè della giovinezza perduta (Einaudi)

Gli avventori di un piccolo caffè nel Quartiere Latino di Parigi sono attirati da Louki, incarnazione di un ideale di giovinezza e di una stagione della vita perduta per sempre o mai posseduta del tutto.

L'orizzonte (Einaudi)

Jean, uno scrittore, decide di andare alla ricerca di una donna amata quarant'anni prima e destinata a fuggire sempre.

Il desiderio mai appagato di una donna bella e segreta è la spinta per riannodare i fili della memoria e rischiarare un passato rimasto oscuro troppo a lungo.

Pedigree (Einaudi)

Il 'pedigree' del titolo è quello che cerca di ritrovare Modiano, che in questo libro racconta la storia della sua famiglia e della sua infanzia precocemente interrotta. Il padre, un affarista ebreo toscano nato in seno a una famiglia errante che aveva gettato radici anche a Salonicco e ad Alessandria, e la madre, belga fiamminga con velleità di attrice e ballerina, s'incontrano a Parigi durante la guerra, si amano e hanno due figli. Nel dopoguerra la loro relazione finisce e i due figli avvertono profondamente l'assenza e il vuoto affettivo lasciato da genitori distratti e incapaci di sacrificare le loro ambizioni all'amore per i figli.

Nel 1957, a soli dieci anni, il fratello Rudy, con il quale lo scrittore aveva un legame strettissimo, muore, interrompendo di colpo il tempo dell'infanzia e gettandolo in un mondo ambiguo e spesso crudele. Protagonisti del libro i cortocircuiti famigliari, la memoria e la ricerca di un'identità profonda, e anche la città di Parigi, di cui lo scrittore restituisce la forza ipnotica e onirica.