Personaggio controverso, indubbio genio della lampada capace di esaudire un numero infinito di desideri musicali, John Lennon veniva assassinato l'8 Dicembre 1980 a New York con quattro colpi di pistola per mano di uno psicopatico venticinquenne. Accanto a lui l'immancabile moglie Yoko Ono. Fondatore dei Beatles, solista compositore di canzoni inossidabili, John Lennon è stato uno dei musicisti più influenti della musica pop del XX secolo, una specie di alieno, mix di esplosive doti artistiche e comunicative. Le biografie segnalano che John Lennon nelle relazioni personali abbia dato ampio sfogo al suo lato egoistico, esasperato anche dal periodo di intensa dipendenza da sostanze stupefacenti.
Ascoltarlo, oggi, significa però perdersi sulla sua voce fatta di seta, diretta, sensuale, ruvida, che accenna e poi riprende il filo, senza mai perdersi in inutili virtuosismi, ma arrivando dritta al cuore della questione, vita, morte, guerra, pace, idee e ideali. La sua morte ha scioccato il mondo intero, consacrando John Lennon un mostro sacro della musica pop, rock, psichedelica, un camaleonte capace di attingere alle origini del rock&roll fino a creare uno stile nuovo, beatlesiano prima e lennoniano poi. Le sue canzoni sono impalpabili come i sogni e allo stesso tempo legate alla dimensione terrena dal ritmo, il groove, il loro battito cardiaco intrinseco. Coi Beatles ha dato via a una delle avventure musicali più fertili della storia della musica, con album che stravolgono tutti i canoni e melodie mai sentite prima, ancora oggi successi tra i più suonati, riarrangiati, usati dalla moda, la pubblicità, il cinema.
Rimane nella leggenda John Lennon, per la morte sensazionale, il modo in cui le sue mani hanno suonato la chitarra, la bocca al microfono, un inconfondibile creatore sempre infuocato.
Non esiste una tomba a lui dedicata. Il suo corpo è stato cremato e le sue ceneri sparse nell'Oceano Atlantico. John Lennon è voluto rimanere nel mondo che ha cercato tutta la vita di cambiare con la sua arte.