Dal 31 gennaio al 17febbraio si “riapre” il Carnevale diVenezia. Fin dai primi giorni cisaranno spettacoli, musiche, avvenimenti in varie parti della città e, a volte, perfino suicanali come il Rio di Cannaregio. Inoltre, numerosesaranno le feste private nei palazzidel Canal Grande, mentre feste piùalla portata di tutti saranno organizzate negli spazi dell’Arsenale e movimenteranno le serate con cene, fuochi d’artificio,discoteca. Il centro dellemanifestazioni, comunque, sarà come al solito Piazza San Marco, dove sabato 7 febbraio si inaugurerà il Gran Teatro, nel quale si terrà il concorso della maschera più bella, e ci sarà la Festa delle Marie.
Quest’ultima vedrà la partecipazione di dodici ragazze che, vestite in ricchiabiti rinascimentali arriveranno in corteo percorrendo tutta la riva che costeggia il Bacino di San Marco.
Domenica 8 febbraio cisarà il Volo dell’Angelo, seguito, domenica 15, dal Volodell’Aquila. Questi avvenimentivengono ogni anno seguiti da migliaia dipersone che si assiepano, nasi all’aria, per vedere le evoluzioni di personaggi famosi che scendono dal campanilefino al centro della Piazza. Durante questo periodo,maschere splendide, indossate dapersone provenienti da tutto il mondo, girano per le calli della città fin dalprimo mattino, per poi spostarsi nella zona di Piazza San Marco dove stazionanoper l’intera giornata mettendosi negli angolini più caratteristici e posandoimmobili per fotografi più o menoesperti ma tutti a caccia di immagini suggestive. Come ogni anno, però,infuriano le polemiche dei Venezianiche non lavorano a stretto contatto col turismo e che si ritrovano la città invasada una moltitudine di persone che impedisce il normale funzionamento dellaquotidianità: vaporetti strapieni, calli impraticabili, schiamazzi fino a tardanotte… Per chi si muove principalmente a piedi e deve attraversare la città perraggiungere il posto di lavoro, oppure prendere un mezzo acqueo (ci sono soloquelli) il disagio diventa notevole.
Quest’anno l’Amministrazione ha deciso di salvaguardare la cittadinanza, evitandoiniziative nei campi, accentrandoeventi e spettacoli negli spazi dell’Arsenale e cercando di gestire meglio iflussi dei visitatori che si dirigono tutti, inequivocabilmente, verso San Marcocreando vie alternative e percorsi di emergenza.