Dieci giovani fiorentini, sette dame e tre galantuomini, si ritirano in campagna per fuggire alla peste che sta falcidiando la città: insieme trascorrono il tempo sospeso dell'esilio, un'isola bucolica lontana dalla spettro impietoso della morte. Per esorcizzare la paura e fronteggiare la comune angoscia, i dieci amici cominciano a raccontare storie a tema, movimentando e insieme ingentilendo con l'arte della narrazione la loro esistenza collegiale. È questo lo spunto che dà avvio al Decameron di Giovanni Boccaccio cui ritornano i fratelli Taviani per tradurre nel linguaggio cinematografico la loro riflessione sul tempo presente. La peste si staglia nella fitta trama simbolica dell'opera come metafora delle angosce contemporanee, dalla minaccia del terrorismo jihadista al deserto di opportunità lavorative di una società rabbiosa e stantia al tempo stesso.
I cineasti toscani aggiungono così un tassello mirabile alla loro parabola filmica, mantenendosi in equilibrio tra vocazione civile (che non si fa ideologica) e respiro poetico, modulato su un tono elegiaco che rigetta lo spauracchio didascalico e abbraccia l'allegoria con tocco delicato, quasi a rimarcare la distanza dall'intensità erotica dell'esperimento pasoliniano e dalle sue frange più espressioniste. E sì perché nonostante in alcuni vocabolari scadenti il termine 'boccaccesco' sia diventato sinonimo di 'pruriginoso' e 'sboccato', Paolo e Vittorio Taviani propongono del capolavoro umanista una lettura forse più profonda che restituisce centralità all'arte e all'amore come uniche vie di salvezza da ogni forma di volgarità e degradazione morale e sembrano volerci dire che il riscatto passa dall'abbandono a quanto di più alto e divino c'è nell'umano: la maestria del racconto e il miracolo del desiderio amoroso, di cui le donne soprattutto sono illuminate vestali.
Il film, dal titolo 'Maraviglioso Boccaccio' sarà nelle sale cinematografiche da oggi, 26 febbraio: una vera festa per il Cinema italiano di cui i due fratelli registi hanno arruolato la nuova generazione quasi al completo: nel cast, Riccardo Scamarcio, Vittoria Puccini, Jasmine Trinca, Carolina Crescentini, Kasia Smutniak, Kim Rossi Stuart, Flavio Parenti.