Sabato 9 maggio andrà ad inaugurare, nella sua 56esimaedizione, la Biennale d'Arte 2015 di Venezia. La prima edizione si è tenuta nellontano 1895, dunque con questa edizione si festeggiano i 120 anni divita di tale manifestazione. Sarà una biennale particolarissima,sotto la curatela del critico Okwui Enwezor, critico d'artedistintosi nella organizzazione di Documenta 11 del 2002,che gli ha dato il seguente titolo 'All the World's Futures'.
Una biennale che vuole porsi comeinterrogativo fondamentale, cui si tenta di dare risposta, quali saranno le prospettive future, stante lo statodell'arte?
E per stato dell'arte, non si allude ovviamente all'arte,letteralmente intesa, ma all'intera espressione, ovvero alla attualesituazione del mondo. Perché questo mondo, inutilenascondercelo, mostra gravi segni di cedimento in molti campi, percui un brivido di paura percorre lo spirito di tutti noi, ma inparticolare degli artisti, che è notorio, sono eccezionalianticipatori dei tempi.
Così questa 56 Biennale, che vuoleindagare sul Futuro del Mondo, porta la sua investigazione attraversoquelli che il curatore chiama Filtri. Ed i Filtri sono tre: ilconcetto di vitalità, quello di 'giardino' come luogo concluso incui tutto è disposto secondo un ordine perfetto, ma che il criticochiama 'giardino del disordine' ed infine 'la lettura delCapitale'.
Avete sentito? Il Capitale, si, l'operadi Marx. Tale tomo verrà letto ogni giorno per quasi sette mesi edinsieme verranno eseguiti canti di lavoro, e riproposte tutte leinterpretazioni del Capitale. Una strana mescolanza di filtri per unamanifestazione che vede la partecipazione di 136 artisti deiquali 89 presenti per la prima volta provenienti da 59 Paesi.
Accanto ai vecchi elenchi dinazionalità si aggiungono quest'anno nuovi Paesi come Granada, Mauritius, Mongolia, Monzambico e le Seychelles.
Il padiglione Italia in Arsenale saràcurato da Vincenzo Trione, mentre la Santa Sedeparteciperà con una mostra allestita nella Sala D'Armi. L'esposizione si chiuderà domenica 22novembre 2015.