Era il 24 giugno del 1965, esattamente mezzo secolo fa, quando i leggendari Beatles si presentarono sul palco del Velodromo Vigorelli di Milano per la prima tappa del tour italiano, che nei giorni successivi avrebbe toccato Genova e Roma. Dopo quello straordinario evento, i Fab Four non sono più tornati in Italia. I fans della leggendaria band inglese stanno commentando e celebrando questo straordinario anniversario, dimostrando che la musica e il mito di John, Ringo, Paul e George non tramonteranno mai. C'è un pizzico di nostalgia e malinconia in alcuni commenti postati soprattutto su Twitter, con molte persone che rimpiangono di non essere state in vita in quegli anni per poter seguire dal vivo i loro beniamini.

Eppure nel '65 l'accoglienza italiana fu tiepida

Mentre nel Regno Unito, negli Stati Uniti e nel resto del mondo i Beatles avevano già conquistato milioni e milioni di persone, 50 anni fa l'Italia non si era ancora completamente accorta dell'arte e del talento cristallino dei Fab Four. Infatti, il concerto di Milano che durò poco più di trenta minuti, durante i quali la band di Liverpool cantò I'm a loser, She's a woman, Twist and shout ed altri celebri brani, fece registrare un pubblico piuttosto limitato rispetto alla capienza del Velodromo milanese. Al termine del concerto si contarono circa 7 mila presenze, a fronte dei 22 mila posti disponibili nella struttura del capoluogo lombardo.

E questi numeri stridono, se messi a confronto con i migliaia di messaggi e commenti che arrivano dai fans italiani che sognano di lanciarsi nella macchina del tempo per poter assistere a quell'unico, storico evento.

Peppino Di Capri racconta la sua esibizione a Milano: "pubblico pacato, non c'erano ragazze isteriche"

La conferma che in quegli anni i Beatles non fossero stati ancora pienamente apprezzati in Italia, viene da Peppino Di Capri.

Il cantante campano, infatti, era presente eccome a quel concerto del 24 giugno 1965 e salì sul palco nelle vesti di "supporter", cantando prima che arrivassero i Fab Four. Intervistato da "FQ Magazine", il 75enne cantautore italiano ricorda di aver cantato per una ventina di minuti alcuni brani in inglese, di fronte ad un pubblico intelligente ed educato che, a differenza di quanto accade di solito quando sono sul palco i cosiddetti "supporters", lo ascoltò e lo seguì con attenzione.

Peppino Di Capri, siccome in quegli anni era gestito dalla stessa casa di distribuzione discografica italiana che seguiva i Beatles, la Carisch, conferma che in quel periodo, mentre in tutti il mondo la band era prima in classifica, in Italia stentava a decollare. E anche il pubblico presente al concerto fu tiepido nell'ascoltare i leggendari Beatles, senza alcuna scena di isterismo, come si vedevano -e si sarebbero viste anche in seguito - ad ogni concerto dei quattro grandi talenti musicali di Liverpool.