Dal web al Cinema il passaggio non è stato semplice. “È una cosa diversa”, affermano Luca (Vecchi), Luigi (Di Capua) e Matteo (Corradini), meglio come conosciuti i The Pills. È il 2011 quando arrivano su YouYube con l’omonima web series e in pochi mesi diventano un vero fenomeno della rete, anche grazie alla partecipazione di qualche personaggio di Romanzo Criminale. “Abbiamo cercato di portare il nostro linguaggio di internet al cinema ed è uscito fuori un linguaggio che mischia le due cose”, aggiunge Luigi Di Capua. E ha perfettamente ragione!
The Pills – Sempre meglio che lavorare, nelle sale cinematografiche dal 21 gennaio 2016 prodotto da eatmovie e distribuito da Medusa, è un film originale, divertente e ironico. Ma non solo… è sobrio, intelligente e accattivante. “È stato un bel battesimo del fuoco. Ne porto ancora le cicatrici”, scherza Luca Vecchi. Un buon primo tentativo, riuscitissimo, che sarà distribuito in 350 sale.
Sul grande schermo la storia di tre ragazzi, non uomini. Tre eterni Peter Pan di trent’anni che trascorrono le loro giornate senza fare nulla, bevendo litri di caffè, fumando ganja con qualche birretta. Luigi crede di essere ancora al tempo delle occupazioni studentesche, Matteo deve “fare i conti” con un padre che vuole “seguire” le sue passioni, Luca si prende una sbandata per una ragazza e mette in discussione il loro essere compatti, essere una squadra.
“Sempre meglio che lavorare” è il loro modus vivendi, sin da bambini. “Ma il lavoro è un nemico duro, che colpisce alle spalle e cerca di farti crescere quando meno te lo aspetti. E allora bisogna essere disposti a tutto pur di salvarsi. Disposti a qualunque cosa…”.
“Abbiamo riportato sullo schermo qualcosa per noi autobiografico”, continuano i tre protagonisti.
The Pills– La serie nasce proprio così, con tre ragazzi che non hanno intenzione di lavorare, di trovare il tanto discusso posto fisso – quello su cui scherza Checco Zalone in Quo vado? –, ma di seguire e rincorrere un sogno.
Il film The Pills – Sempre meglio che lavorare è una buona fotografia di oggi. Le scene si alternano tra il presente e il passato, il 1994.
Non mancano le feste, le ragazze e la costante voglia di non volere nulla. “È un mondo in bianco e nero dove succede di tutto”.
Luca, Luigi e Matteo hanno nostalgia dei bei tempi, quelli in cui al Governo c’era la contestatissima Moratti, la campanella della ricreazione, la pizzetta rossa di prima mattina… Saranno i nuovi Vitelloni italiani? Di certo i The Pills sono bravi, simpatici e intelligenti. Il talento c’è, lo hanno messo in mostra sul web e adattato al cinema. Ora resta da sperare nella conquista di una fetta di pubblico, di spettatori.
Per i più curiosi: non mancano citazioni cinematografiche da Pulp Fiction a L’attimo fuggente, da Il Cacciatore a Clerks, e neanche riferimenti a registi italiani come Pietro Germi, Francesco Muti, Carlo Verdone e Nanni Moretti. E la colonna sonora rispecchia l’immaginario dei The Pills e la loro generazione, con Calcutta e I cani.