Si chiama Giuseppe Ottaviani, classe 1916, ospite dellaprima puntata di Sanremo, da ieri è diventato una vera star del piccolo schermo. La sua storia ha dell'incredibile: il signor Giuseppe ha scoperto l'agonismo quando aveva 70 anni, da allora non si è più fermato e ha continuato a gareggiare. 'Peppe' è una vera leggenda nel mondo del Master, lo sport Over 35, quel naturaleproseguimento dell’agonismo di gioventù che non conosce confini.Ora oltre a correre e vincere (due titoli italiani nel 2015 e internazionali) è stato invitato più volte all'Università di Urbino come testimone di sport e longevità, divenendomateria di studioper la tesi diuno studente che ha citato il suo nome.

Sanremo 2016 ospiti prima puntata: il signor Giuseppe la vera star dell'Ariston

È stata una prima puntata all'insegna dei grandi ospiti quella andata di scena ieri al teatrodell'Ariston, eppure il personaggio che ha incantato Sanremo è un uomo 'comune', almeno in apparenza, si chiama Giuseppe Ottaviani, l'atleta italiano che gareggia nella categoria Master 85. Nato il 20 maggio del 1916, in provincia di Pesaro, Giuseppe ha fatto parte dell'Aeronautica militarecombattendo la Seconda Guerra Mondiale. Durante gli anni 80' ha iniziato ad allenarsi e a disputare alcune gare agonistiche, tra cui il salto in alto, la corsa e lancio del peso, ottenendodiversi record in Italia e all'estero. Nella vita di tutti i giorni, il signor Ottavianiha lavorato come sarto apprendendo l'arte dasua madre.

Giuseppe Ottaviani è stato invitato a Sanremo per raccontare la sua straordinaria avventura nel mondodello sport, che lui stesso ha definito: gioia, libertà e vita. Praticare una disciplina - ha continuato, rende una persona migliore, poiché l'essere umano è stato creato per muoversi non per stare seduto tutto il giorno.

Oltre a praticare alcune discipline agonistiche ha sempre cercato di stare a passo con i tempi,per questo daqualche anno ha acquistatoun computer e naviga su Internet e ascolta i telegiornali.Secondo Giuseppe, la conoscenza e l'istruzione è lo stimolo più importanteper vivere in manieramigliore con sestessi e con l'intera collettività, chi è indifferente a qualsiasi cosa è destinato a vivere un'esistenzapiatta e superficiale.Al termine dell'intervista, Carlo Conti ha chiesto alla platea dell'Ariston di regalareunadoverosa stand ovation per l'atleta centenario, l'uomo dei record e orgoglio dell'Italia intera.