I film in uscita a febbraio sono numerosi, fra i tanti spicca quello diretto da Tom Hooper dal titolo ‘The Danish Girl’. Si tratta di un adattamento cinematografico al romanzo di David Ebershoff intitolato ‘La Danese’, che racconta i fatti realmente accaduti di Lili Elbe, un’artista nata a Vejle, in Danimarca, la quale è stata la prima persona ad essere nata maschio (Mogens Einar Wegener) ed essersi poi sottoposta ad un intervento per cambiare sesso, identificata come transessuale. A vestire i panni della protagonista nel film è stato Eddie Redmayne, il quale ha ricevuto una nomination come Miglior Attore Protagonista agli Academy Awards 2016.

L’attore potrebbe ritirare a fine febbraio la statuetta dell’Oscar e non sarebbe affatto uno scandalo vista la sua magnifica interpretazione. Nel cast abbiamo anche Alicia Vikander, che impersona Gerda Wegener, anch’ella candidata alla vittoria di un premio, ma nella categoria di Miglior Attrice Non Protagonista. Riconoscimenti prestigiosi a Los Angeles potrebbero arrivare anche per via della scenografia e dei costumi, rispettivamente curati da Eve Stewart e Paco Delgado. Nell’attesa di scoprire se trionferà nella serata degli Oscar 2016, vediamo di scoprire qualche dettaglio sulla trama di questa pellicola cinematografica.

Trama del film ‘The Danish Girl’, basato sulla storia di Lili Elbe

Il film è ambientato nella Copenaghen degli anni ’20.

Gerda Wegener, pittrice di origini francesi, è sposata con Einar. Un giorno, non avendo una modella a disposizione per poter dipingere, chiede a suo marito di posare per lei, indossando calze e scarpe da donna. L’uomo non si trae affatto indietro, ma da quel momento scopre una nuova identità, che con il passare del tempo lo porta a diventare Lili Elbe.

La moglie, pur accertando che quello non è più la persona che ha sposato, appoggia ogni sua decisione e lo sostiene in tutto e per tutto. Einar inizia a sottoporsi ad interventi di chirurgia per la conversione sessuale. In totale cinque operazioni, la prima delle quali una orchiectomia, ovvero l’asportazione dei testicoli. Successivamente si fa rimuovere l’organo maschile e trapiantare le ovaie, anche se poi vengono rimosse a causa del rigetto nei seguenti interventi.

Infine, si fa impiantare l’utero, così da poter diventare madre, ma a causa di complicazioni, viene a mancare nel 1931 in Germania pochissimi mesi dopo. Il film prodotto da Universal Pictures, che fu presentato l’anno scorso alla Mostra del Cinema di Venezia, ha debuttato qualche mese fa negli USA, mentre in Italia arriverà sul grande schermo a partire dal 18 febbraio. In attesa di poterlo vedere e capire se sarà premiato agli Academy Awards, vi lasciamo un assaggio con il trailer ufficiale.