Alcatraz. Basta pronunciare questa parola per evocare le immagini della vita carceraria più dura dell’era moderna. Sono trascorsi 53 anni proprio oggi dalla chiusura di uno dei penitenziari più celebri di ogni tempo: era il 21 marzo del 1963. Negli Stati Uniti, poche settimane prima erano stati dichiarati illegali viaggi e ogni forma di commercio con Cuba. Qualche mese dopo,venne assassinato il presidente John Fitzgerald Kennedy. Non c’è dubbio che la chiusura di Alcatraz non abbia l’importanza storica di eventi come questi, eppure si tratta di un passaggio fondamentale, attraverso il quale "quel carcere" è diventato "il carcere" per antonomasia, fino a trasformarsi neltermine di paragone che, per primo, la nostra cultura popolare ci suggerisce per descrivere le condizioni di detenzione più estreme.
Il mito del carcere da cui non si evade
Non è che un’isoletta, in fondo, a un paio di chilometri dalla terraferma, di fronte a San Francisco, che deve il nome ad una specie di uccelli marini che un tempo la popolavano e su cui, nel 1909, fu costruita una prigione, che divenne carcere di massima sicurezza nel 1934. Il mito di Alcatraz iniziò subito perché si diceva che da quel penitenziario fosse impossibile fuggire. Ci provò per primo – pare – un certo Joseph Bowers, nel 1937, senza riuscirci. Stessa sorte capitò a James Lucas, il Texas Bank Robber che, proprio nei bagni di Alcatraz, cercò di uccidere Al Capone: Lucas non riuscì a far fuori il gangster nel 1936 e neppure riuscì a evadere due anni dopo.
Chi ci andò molto vicino fu John Paul Scott, che fu ripreso quando era già arrivato alla spiaggia di San Francisco. Scott era in grave ipotermia, ma dimostrò che era possibile attraversare a nuoto le acque fredde della Baia. Era il 1962.
Alcatraz, Clint e l'infanzia breve
Nella moltitudine di tentativi andati a vuoto, però, c’è anche chi, da Alcatraz, è riuscito a scappare davvero.
O almeno pare, perché la direzione del carcere ha sempre negato, fino al 1962, che fosse possibile raggiungere a nuoto la costa. I primi furono Ralph Roe e Theodore Cole, che evasero nel 1937. I più famosi furono Frank Morris e i fratelli Clarence e John Anglin, dei quali non si sa più nulla a partire dall’11 giugno del 1962.
Sono i più famosi per il semplicissimo motivo che Frank Morris è il personaggio interpretato da Clint Eastwood nel celebre “Fuga da Alcatraz”, quello, per intenderci, che nel film risponde “non lo so” a chi gli chiede quando sia il suo compleanno. “Ma che infanzia hai avuto?”, gli chiede allora l’altro detenuto. “Breve…” è l’asciutta risposta di Eastwood. Una di quelle battute da storia del Cinema, insomma, di quelle che, alla costruzione del mito di Alcatraz, un certo contributo lo hanno dato di sicuro. Chissà cosa ne penserebbe il mai rintracciato Frank Morris, che oggi avrebbe novant’anni, di quella battuta.