A partire dagli Anni Sessanta ha spopolato sul grande schermo, lavorando in produzioni di successo e accanto a veri e propri maestri del cinema italiano e internazionale quali Bernardo Bertolucci, Mario Monicelli e Federico Fellini: stiamo parlando di Gabriella Giorgelli, "gli occhi più belli del cinema italiano", che si appresta a tornare sulle scene con una nuova e impegnativa produzione. L'attrice toscana, infatti, vestirà i panni della madre, affetta da disturbo bipolare, in un film del quale al momento il cast non è stato comunicato. In questi anni, l'interprete di "L'isola di Arturo" e "La città delle donne" si era allontanata dalle luci della ribalta proprio per stare accanto alla mamma, colpita da una forma di demenza precoce.
Si tratta di una pellicola autobiografica, nella quale la Giorgelli si cala nei panni della sfortunata madre, per dare vita ad un personaggio che a tratti è consapevole della sua patologia di natura maniaco-depressiva e che vive e affronta la malattia in maniera piuttosto grottesca.
Gabriella Giorgelli: dalla delusione a Miss Italia al successo cinematografico
Nel 1961, una giovanissima Gabriella approda alla fase finale di Miss Italia. Il suo sogno di concorrere per diventare "regina della bellezza", però, si infrange ben presto perché, essendo minorenne, viene allontanata dal concorso. Si tratta di un duro colpo per colei che viene definita dalla stampa "la bella fra le belle" e che dichiara di aver dovuto ritirarsi perché brutta e non all'altezza di partecipare ad una manifestazione così importante.
Paradossalmente, la delusione legata all'esclusione di Miss Italia, per Gabriella Giorgelli diventa trampolino di lancio verso una luminosa carriera cinematografica. Il regista Damiano Damiani la nota sulla copertina di una rivista, e la contatta per "L'isola di Arturo" (1961) che fa conoscere agli italiani una nuova stella del cinema. Bernardo Bertolucci nel 1962 la vuole con sé per "La commare secca", e l'anno dopo lavora accanto a Mario Monicelli ne "I compagni".
A partire dalla seconda metà degli Anni Sessanta, l'attrice di Carrara diventa protagonista del b-movie di genere poliziottesco, dei mitici "spaghetti western" e della commedia erotica all'italiana. Indimenticabile il personaggio di Cinzia Bocconotti, la fidanzata di Bombolo in "Delitto sull'autostrada" (1982) diretto da Bruno Corbucci e con Tomas Milian.
Gabriella Giorgelli approda anche in televisione, lavorando in alcuni sceneggiati di successo quali "Lulù" di Sandro Bolchi nel 1986, e "A che punto è la notte" del 1994, tratto dall'omonimo romanzo di Fruttero e Lucentini, ultimo lavoro diretto da Nanni Loy che vanta, nel cast, l'indimenticato Marcello Mastroianni. C'è grande attesa per il ritorno sul grande schermo, con un film tutto nuovo, di una delle interpreti più talentuose e apprezzate del cinema italiano.