Il mistero delle piramidi, relativo soprattutto alle tecniche utilizzate dagli antichi Egizi per costruire delle strutture così mastodontiche e, allo stesso tempo, pressoché perfette, capaci di resistere all'erosione del tempo, da sempre affascina gli studiosi e gli appassionati di storia. Una ricerca recente, condotta dall'egittologo Mark Lehner e dall'ingegnere Glen Dash ha ulteriormente dimostrato quanto sia stato preciso il popolo egiziano nel progettare ed erigere la Grande Piramide di Cheope a Giza.

Pochi centimetri di differenza tra lato est e lato ovest

I due studiosi hanno rinvenuto che esiste, in effetti, un'asimmetria alla base della Grande Piramide di Cheope. Tuttavia, si tratta di una differenza talmente minima per un monumento così imponente, che non fa altro che evidenziare, per l'ennesima volta, la perfezione del lavoro degli antichi Egizi. Per stabilire la lunghezza originale della "meraviglia del mondo antico", i ricercatori sono partiti dal metodo originario con cui fu eretta la struttura, che oggi non è più visibile.

Quando fu ordinata dal faraone Khufu, circa 4.500 anni fa, la piramide venne avvolta in una sorta di involucro calcareo che ora, a causa dell'erosione del tempo, non esiste più.

La sua mancanza, nel corso degli anni, ha reso molto difficile l'operato degli scienziati che hanno cercato di misurare esattamente il maestoso monumento funerario. L'egittologo Lehner, nel suo studio scientifico, ha analizzato innanzitutto i residui dell'originario rivestimento che, ancora oggi, toccano la piattaforma che fa da fondamento alla piramide.

È riuscito a localizzare 84 punti di contatto che, successivamente, sono stati collegati ad una mappa realizzata da AERA (Associazione di Ricerca sull'Antico Egitto).

Ricorrendo ad un sistema statistico-matematico, chiamato "analisi di regressione lineare", si è risaliti alla precisa lunghezza dei lati della Grande Piramide di Cheope.

Ebbene, è emerso che il lato ovest è leggermente più lungo del lato est di appena 14 centimetri. In sostanza si tratta di un errore, poiché il monumento risulta asimmetrico ma, se si guarda alla sua imponenza, paradossalmente si può comprendere come pochi centimetri su metri e metri di pianta, siano davvero una bazzecola. A questo punto ci si chiede come abbiano fatto gli egiziani ad essere così precisi nella costruzione, più di 4.000 anni or sono, della magnifica piramide che sorge a Giza.

L'ingegner Dash ritiene che il monumento funerario venne costruito partendo da una griglia. L'asse nord-sud della struttura - o meridiana - corre di 3 minuti e 54 secondi ovest in direzione nord, mentre l'asse est-ovest corre di 3 minuti e 51 secondi verso est.

Inoltre, l'asse est-ovest è direzionato verso il centro del tempio, posizionato sul lato est. Dunque, grazie a queste precise misure, si evince come l'asimmetria della Grande Piramide di Cheope sia leggerissima, con un errore impercettibile. Grazie all'utilizzo di questa griglia basata sulle coordinate cardinali, gli antichi Egizi hanno potuto quasi certamente erigere la "meraviglia del mondo antico" con estrema precisione.