Per alcuni di noi è stato Rambo, per la maggior parte invece ha incarnato il mito del pugile Rocky Balboa da 40 anni a questa parte. Stiamo parlando di Sylvester Stallone, attore pluripremiato nel mondo del Cinema per la sua bravura di fronte alla telecamera e per alcune sue saghe (l'ultima quella de I Mercenari) che hanno fatto letteralmente la storia del cinema internazionale.
Figlio di un immigrato pugliese, quello che per tutti noi rimane Rocky nacque a New York il 6 luglio del '46 e dopo soli 15 anni si trasferì a Philadelphia con il papà, dato che la madre aveva problemi con l'alcol.
Qualche lavoretto qua e là ed ecco che in lui sbocciò la passione per il teatro. Tornato nella Grande Mela decise di istruirsi a Broadway e dopo una piccola parte in un film porno intitolato Italian Stallion, decise di dedicarsi al cinema drammatico e fu Woody Allen a farlo recitare per la prima volta in una vera pellicola. Nei primi anni Settanta l'attore si trasferì a Los Angeles, dove prese parte come comparsa in alcuni episodi di Happy Days assieme a Fonzie.
Gli anni d'oro della carriera di Sylvester Stallone
La svolta dell'attore è arrivata nel 1976 con il primo Rocky, film che costò pochissimo al regista Avdildsen (appena un milione di dollari), ma che ne fece ricavare ben 100 al botteghino.
Gran parte degli attori, infatti, erano tutti amici e parenti di Stallone, che li fece contribuire a rendere grande la figura di Balboa. Nel '78 il secondo film della saga sul pugile italiano, il terzo ci fu nel 1982 e il quarto, che incassò ben 300milioni di dollari, nel 1985.
Prima, però, ha dato inizio ad un'altra saga divenuta famosa, quella di Rambo (dal 1982), ex veterano del Vietnam ricercato da polizia e guardia nazionale.
Nel 1987 lo troviamo alla guida di un camion nel bellissimo Over the Top, mentre nei primi anni Novanta si distingue con Cliffhanger, Lo specialista e il quinto capitolo di Rocky. L'ultimo suo film è stato Creed, che gli è valso la nomination come miglior attore non protagonista agli Oscar, quest'anno.