Non è usuale vedere in televisione un'opera d'arte spiegata al grande pubblico, a meno che non si tratti di una rete dedicata e quindi, in generale, vista solo da pochi appassionati. Invece, nella puntata di In Onda, il programma di approfondimento de La7, trasmessa il 6 agosto 2016, ad essere protagonisti sono stati un'opera e un esperto davvero di eccezione.

Leonardo da Vinci

Leonardo da Vinci (1452-1519) è stato uno degli artisti più eclettici e poliedrici della storia dell'arte italiana e mondiale. La sua figura è sempre stata ammantata di mistero, per via del fatto che non si limitò a dipingere, ma compì studi in diverse materie e ideò moltissime invenzioni che sono alla base di alcuni dei ritrovati tecnologici che usiamo oggi.

C'è però un suo dipinto che è particolarmente noto, anche se non solo per vicende legate al suo valore artistico. Si tratta dell'Ultima Cena affrescata presso l'ex refettorio del santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.

L'Ultima Cena

Oggetto di fantasiose riletture nel romanzo di Dan Brown "Il codice da Vinci", che tanto scalpore fece all'epoca della sua uscita in libreria, questo affresco si caratterizza per la complessa composizione della tavola a cui siedono Gesù e i suoi dodici Apostoli. Questa scena è stata raffigurata molte volte da molti artisti, ma mai nel modo in cui lo fece Leonardo.

Vittorio Sgarbi

E'stato molto interessante poter ascoltare la spiegazione che ne ha fatto Vittorio Sgarbi, il quale ha dato indicazioni colorite per ognuno dei commensali.

Giuda è seduto "come Lilli Gruber", san Giovanni, per una volta, non è ritratto "come uno stalker", ovvero in braccio a Gesù, e san Pietro si premura di catalizzare l'attenzione di san Giovanni mettendogli una mano sulla spalla. La lettura dunque è stata caratterizzata dai toni vivaci che Sgarbi è solito usare, rendendo quindi immediatamente accessibile al grande pubblico, anche a chi non si intende particolarmente di arte, la comprensione di un'opera tanto importante.

Sgarbi non ha dato alcuna fantasiosa interpretazione del quadro, ma ne ha solo fornito una visione compositiva, spiegando come la figura di Dio-Cristo appaia isolata dagli altri seduti a tavola, a dimostrare la sua unicità e l'unicità della sua missione.

La bellezza salverà il mondo

La competenza di Vittorio Sgarbi in materia di storia dell'arte è nota, e non è la prima volta che lui dimostra, con le sue apparizioni televisive, di ritenere che l'insegnamento della bellezza che ci circonda sia basilare per la costruzione di una società migliore, e per la formazione di cittadini più consapevoli. Anche in un momento tanto oscuro, come quello che stiamo vivendo bisogna ricordare che "la bellezza salverà il mondo" (Fedor Dostoevskij).