Woody Allen lo aveva detto: lavorareper lui è un modo per sfuggire alla depressione e alla pesantezza della vita. Dovremmo forse pensare che stia attraversando una crisi nera visto l'incremento esponenziale della sua produzione negli ultimi tempi. Se infatti non è lontana l'uscita nei cinema della sua ultima fatica, Café Society, ecco arrivare, ad un anno dall'annuncio, il primo trailer della serie a lui richiesta eprodotta da Amazon. In realtà Allen ha più volte ribadito di aver accettato per una questione di soldi, ma chi può dire quanto sarcasmo possa celarsi dietro a questa affermazione.

Crisi in sei scene nell'America tumultuosa degli anni '60

In una delle scene iniziali del primo trailer integrale di Crisis in Six Scenes, il personaggio di Allen siede dal barbiere e parla proprio della serie tv che gli è stato appena chiesto di scrivere. L'uomo non tarda a elencare una serie di cliché che sembrano tornare spesso nelle opere del suo cliente. Riecco quindil'autoritratto nevrotico, ebraico e insicuro a cui siamo abituati da sempre, costituito peròogni voltada impercettibili mutamenti, ossessionato dallaricerca di una verità più profonda e radicata rispetto a quella che sembra saltarci al naso a una prima occhiata. Il tutto condito con citazioni filosofiche che tutto sembrano fuorché portatrici di una comprensione ultima.

La scena prende vita nel cuore degli anni '60 e riuscirà a introdurre discorsi come l'emancipazione femminile e il movimento delle Pantere Nere (di cui un piccolo, divertentissimo estratto è già presente nel trailer).

La classe media come specchio del mondo

È altresì facile considerare Allen lontano dai reali problemi che affliggono la nostra società, ma questo potrà apparire come veritiero solo ai detrattori storici.

La maestria del regista sta nel sapere scegliere volti pop (qui il caso di Miley Cyrus è lampante) e affiancarli ad interpreti di statura indiscussa, qualiMichael Rapaport o David Harbour (recentemente visto in Stranger Things) riuscendo a cogliere i crismi di un'umanità persa nelle piccole cose come nelle grandi.

Non resta che attendere il 30 settembre per vedere il primo dei sei episodi da 30 minuti per dare un giudizio definitivo, rimane il fatto che già dal trailer Allen ci abbia tolto più di un dubbio sulla sua capacità di mantenere una qualità altissima nonostante i ritmi di produzione ai quali si sottopone.