Ogni mattina Google ci delizia con un suo doodle. Chi utilizza questo famoso motore di ricerca avrà già notato la sua attenzioneversoanniversari, commemorazioni, date o eventi fondamentali della storia della cultura occidentale ed orientale. Oggi, 24 ottobre, Google non poteva non ricordare l'inventore del microscopio, Antoni van Leeuwenhoek, 'microbiologo' olandese.

Chi era Anthonie?

Nato a Delft, nei Paesi Bassi, il 24 ottobre 1632, Anthonie era figlio di un padre artigiano che produceva cesti. A causa delle condizioni umili della famiglia, non intraprese mai studi né matematici né letterari.

Ad Amsterdam venne assunto come tirocinante in un negozio di tessuti: inquesto periodo cominciò ad interessarsi alle ricerche microscopiche. Sfruttando le nuove conoscenze sulle lenti di ingrandimento, infatti, Antoni van Leeuwenhoek volle osservare più da vicino i tessuti che vendeva. Fu un vero e proprio autodidatta: intorno al 1668 aveva già costruito il primo microscopio.

Il doodle e la scoperta dei batteri

Tramite un suo amico, il medico Reinier de Graaf, che segnalò alla Royal Society gli studi portati avanti dall'autodidatta-scienziato,Antoni van Leeuwenhoek pubblicò più di 190 lettere. La prima risale al 1673: non solo aveva inventato il microscopio, ma lo stava già utilizzando per alcune ricerche sulla muffa, sulle api e sui pidocchi.

Seguendo il metodo scientifico inaugurato da Galileo Galilei, lo scienziato olandese nel 1676 osservò al microscopio i batteri. Non sapendo esattamente di cosa si trattasse, li chiamò 'animacula', ovvero piccoli animali.

Il doodle di Google fa, infatti, riferimento a questa grandiosa scoperta mostrando lo scienziato alle prese con alcuni dei batteri che osservò al suo microscopio.

Gli 'animacula' di Anthonie presero il nome di batteri,ovvero “bastoncini”, soltanto nel 1838, grazie al naturalista tedesco Christian Gottfried Ehrenberg. La scoperta di questi esseri unicellulari non era mai stata contemplata fino a quel momento: lo scienziato inizialmente non fu creduto, come spesso accade ai grandi geni.

Dopo un esperimento condotto di fronte a tre membri della Royal Society, non ci furono più dubbi: i batteri esistevano e Antoni van Leeuwenhoek era stato il primo ad accorgersene e a studiarli. Venne nominato così nel 1680 membro della Royal Society e divenne tantofamoso da essere chiamato a Mosca dallo zar Pietro il Grande.