Una guida critica ai principali film ora nelle sale cinematografiche italiane.

Che vuoi che sia. Coppia di precari (lui informatico, lei insegnante) vorrebbe vivere, ma è costretta a sopravvivere. Lui s'inventa un progetto che vorrebbe lanciare con il crowdfunding, con scarso successo. Il suo personale Jobs Act è promettere che se raggiungeranno la somma prefissata faranno sesso in diretta streaming. Era ubriaco, ma il Popolo della Rete gli crede... Edoardo Leo (regista, interprete, co-sceneggiatore) continua il suo affresco di una generazione di poveri ma belli, condannata a galleggiare e ad arrangiarsi.

Interpreti in parte (Rocco Papaleo anche troppo), regia corretta, azzeccate le ambientazioni nella “nuova” Milano. Voto: 6/7

Le vite degli altri

La ragazza del treno. Rachel fa la pendolare da New York e ogni giorno sbircia le vite degli altri dal finestrino del treno. Alcolizzata e depressa, non si è ancora ripresa dalla fine del suo matrimonio e una delle case che osserva è proprio quella dove vivono l'ex marito e la nuova moglie. In preda alle amnesie, Rachel forse ha commesso qualcosa di tragico, una sera... Adattamento del bestseller di Paula Hawkins, con l'azione spostata da Londra alla Grande Mela. Una macchina oliata e asettica che piacerà (forse) di più al pubblico femminile. Emily Blunt stazzonata e malvissuta non perde mai il suo fascino.

Voto: 6

Non si ruba a casa dei ladri. Imprenditore va in bancarotta per colpa di un faccendiere uso a bazzicare il sottobosco di Mafia Capitale, con tanto di compagna bonazza e burina e feste in stile antica Roma. Vendetta, tremenda vendetta. Attingendo alla cronaca e al genere “film con truffatori”, i Vanzina imbastiscono l'ennesima commedia di caratteri e maschere.

Ma le polveri sono bagnate, il ritmo lasco e l'impressione è che i fratelli lavorino ormai di routine, stancamente. Voto: 5

Knight of Cups. Sceneggiatore in crisi esistenziale s'interroga sul senso della vita, diviso tra i piaceri terreni, l'indagine sui massimi sistemi e un gruppo di donne che cerca di salvarlo dai demoni interiori e famigliari.

Sogno o realtà? Ispirato da Fellini e Antonioni, Terrence Malick vola altissimo, lanciando la sfida allo spettatore: prendere o lasciare, amare o odiare. Il regista-filosofo ha perso il tocco magico, ma avercene di sfide così... Voto: 7

Doctor Strange. Stephen Strange è un chirurgo strepitoso e arrogante. Gonfio di hybris, perde tutto tranne la vita in un incidente di macchina. Per riconquistare manualità, fama e denaro va a Kamar-Taj, dove viene introdotto alle Arti Mistiche e affronta stregoni che sono passati al Lato Oscuro. Visionario, lisergico, ironico, uno dei migliori cinecomics Marvel, merito anche di un cast di serie A. Voto: 8

La lotta per la verità

La verità negata. Studiosa ebrea americana dell'Olocausto e di chi lo nega è trascinata in tribunale a Londra da David Irving, alfiere del negazionismo.

Spalleggiata da un bizzarro team di avvocati, dovrà destreggiarsi tra le maglie del sistema giudiziario britannico e le pressioni contrastanti dei suoi stessi correligionari. Teso, asciutto, appassionante, un courtroom drama (da una storia realmente accaduta) senza sbavature, con un trio di solisti (Rachel Weisz, Tom Wilkinson, Timothy Spall) da applauso. Voto: 8

Jack Reacher-Punto di non ritorno. Ex maggiore della polizia militare USA si muove da free lance, ma quando la militare Susan Turner è incastrata dalla lobby delle armi torna in azione, anche perché c'è di mezzo una presunta figlia. Tom Cruise ci crede e s'impegna, ma il film del veterano Edward Zwick sembra la versione low cost di Mission: Impossible. Chissà se con Trump alla Casa Bianca cambieranno i cattivi degli action movie... Voto: 5/6