Il 14 e il 15 novembre nelle sale cinematografiche italiane arriva Ibrahimovic-Diventare Leggenda, un film documentario imperdibile per gli appassionati di calcio. Il grande calciatore non è l'unico interprete del film in quanto sono presenti anche interviste a grandi campioni che l'hanno conosciuto o a importanti personaggi del mondo calcistico che l'hanno richiesto nelle loro squadre.

Un grande campione

Il titolo in lingua svedese è: Den Unge Zlatan, che a una traduzione letterale significa: Il giovane Zlatan, mentre in inglese il film è uscito come Becoming Zlatan, ma forse la scelta del titolo per l'Italia è quella più azzeccata, tenuto conto del fattochein diverse interviste più o meno recenti Ibra ha utilizzato proprio questi termini.

Il film è diretto da Fredrik e Magnus Geerten, e andrebbe probabilmente visto dopo aver letto "Io, Zlatan", l'autobiografia che il calciatore ha scritto con David Lagercrantz. Questo perché ci sono molti aspetti complementari tra libro e documentario.

Il film parte dal giovanissimo Ibra, quando militava nel Malmoe e faceva fatica a emergere in prima squadra proprio per la sua giovane età. Ricordiamo peraltro che il suo esordio avvenne a 14 anni.

La squadra svedese venne poi retrocessa e la società si affidò molto a questo ragazzino promettente.

Da qui parte la leggenda, nel senso che Ibra riuscì a far tornare la squadra nella Serie A svedese e si mise in mostra a tal punto che di lì a poco molte squadre europee gli misero gli occhi addosso.

Seguì poi la grande esperienza olandese, con l'ajax, che lo lanciò prepotentemente sulla scena calcistica internazionale. Poi il passaggio alla Juventus, voluto fortemente dall'allora direttore generale Luciano Moggi.

Quindi a seguito del caos legato all'inchiesta sul calcio-scommesse Ibra passò all'Inter, poi al Barcellona, e in seguito tornò di nuovo in Italia, al Milan.

Le esperienze successive al PSG e al Manchester United sono note a tutti e quella in Inghilterra è troppo recente per aver rilevanza nel documentario.

Tutti penseranno che sia un film interamente dedicato al mondo del calcio e in effetti ci sono interviste a grandi campioni che hanno conosciuto Ibra, come Fabio Capello e Marco Van Basten, ma in realtà il docu film non tralascia mai il lato umano del grande giocatore, affrontando anche i problemi del suo carattere, non di certo estranei al suo difficile e problematico contesto familiare di provenienza.

Tutto questo però senza dimenticare la sua grande generosità, anche sul piano sociale, se si pensa che nel 2007 il campettodiun quartiere alquanto malfamato in cui iniziò a tirare i primi calci al pallone è stato "risanato" grazie al suo intervento, e ora si chiama Zlatan's court.