Nato in sordina e avvolto da dense nuvole di scetticismo, il progetto biennale College si è guadagnato, edizione dopo edizione, il rispetto istituzionale e soprattutto la fiducia dell'industria dell'audiovisivo. Erroneamente scambiata, nei primi anni, per vuoto mecenatismo in tempo di crisi, proprio quando sarebbe necessario ottimizzare le risorse ed evitare i potenziali sprechi, l'iniziativa - che coinvolge le sezioni Musica, Danza, Teatro e Cinema della Biennale di venezia - voluta dal presidente Paolo Baratta e ottimizzata dai direttori delle varie sezioni è cresciuta anno dopo anno, sia in reputazione che nei numeri.

Il comparto cinematografico è forse la sezione che ha conosciuto la crescita più vistosa, grazie soprattutto alla spinta propulsiva impressa dal direttore della Mostra del Cinema Alberto Barbera, che negli anni - sin da quando era direttore del Torino Film Festival - ha sempre investito nella valorizzazione dei giovani talenti. Biennale College - Cinema funziona secondo un meccanismo tanto semplice quanto efficace: una apposita commissione valuta dei progetti "su carta", presentati da una coppia regista-produttore e ne seleziona tre per ciascuna edizione; quindi, attraverso una serie di workshop e con il supporto di un microbudget messo a disposizione dalla stessa Biennale, ne guida la realizzazione, assicurando anche un supporto in fase promozionale e sul mercato.

Nuovo riconoscimento per Biennale College - Cinema

Non stupisce, allora, che proprio in questi giorni sia giunto un ulteriore riconoscimento per il lavoro di Biennale College - Cinema. The Fits, lungometraggio statunitense diretto da Anna Rose Holmer, incluso nel terzetto di progetti della terza edizione (2015) del progetto, ha ricevuto due nomination agli Independent Spirit Awards, uno dei premi dedicati al cinema indipendente più prestigiosi degli Stati Uniti, che nel corso della sua ormai trentennale attività ha lanciato registi come i fratelli Coen, Jim Jarmusch, Quentin Tarantino e Damien Chazelle: miglior opera prima e miglior regista emergente sono le categorie per le quali il film concorrerà, il 25 febbraio del prossimo anno, a ridosso degli Oscar.

Nel congratularsi con i realizzatori del film, la Biennale Cinema ha ricordato che, solo pochi giorni prima, The Fits si era distinto anche in occasione delle nomination ai Gotham Awards di New York, ricevendo anche in quel caso due candidature: miglior regista emergente e miglior interprete emergente.

I progetti dell'edizione 2016-2017

Contestualmente, Biennale College - Cinema ha annunciato i tre progetti selezionati per la quinta edizione (2016-2017): si tratta di due opere prime e un'opera seconda. Il primo è Film di confine (Italia), presentato da Giorgio Ferrero (regista) e Federico Biasin (produttore), opera prima definita un "documentario visionario sugli oggetti e i suoni del mondo contemporaneo". Il secondo è Lightning Ridge (Australia) di Alena Lodkina (regista), Kate Laurie e Isaac Wall (produttori), opera prima ambientata in una piccola comunità rurale australiana popolata di dropout ed emarginati, nella quale irrompe una ragazza di città desiderosa di conoscere il padre malato che non vede da molti anni.

Il terzo è Martyr (Libano) di Mazen Khaled (regista) e Diala Kachmar (produttore), opera seconda che ritrae la vita di un gruppo di ragazzi nella Beirut contemporanea, fra pericolosi riti iniziatici e inesausti conflitti tra modernità e tradizione. I rappresentanti dei tre progetti saranno convocati a Venezia per due workshop di formazione (il primo in programma dal 2 al 5 dicembre 2016, il secondo dal 9 al 13 gennaio 2017); quindi, dotati di 150.000 euro di budget, avvieranno la produzione dei loro film, che saranno presentati in occasione della 74. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica, in programma a Venezia dal 30 agosto al 9 settembre 2017.