Agostino Belloni, noto Tino, è da sempre innamorato della cultura e del teatro e all'inizio del terzo millennio - unitamente al gruppo teatrale de I Barbariciridicoli - organizza a Orani "Phanteon eventi", la prima rassegna teatrale dedicata a questa arte. "Pantheon eventi c'è - rivela il regista barbaricino - dal 2000 e da questa quindicesima edizione si è ampliata arrivando da Orani a Nuoro, Oniferi e Sarule. Da "Pantheon" delle compagnie teatrali regionali sarde, la manifestazione arriva, nel 2011, ad assumere un ruolo anche nazionale. E' da quest'anno quindi che sono stati ospitati artisti di respiro nazionale come Dario Vergassola, Leonardo Manera e Grazia Scuccimarra, accanto alle compagnie tradizionali sarde".
Big a Nuoro: Vladimir Luxuria, Giobbe Covatta e Angelo Pintus
Sono poi arrivati in quest'incantevole luogo della Sardegna centrale chiamato Barbagia attori versatili e affermati quali Cinzia Leone, Vladimir Luxuria, Sabina Guzzanti, Francesca Reggiani, Andrea Pucci, Antonio Cornacchione e molti altri. "In questa edizione - precisa Belloni - oltre a quella che è diventata la nostra amica Vladimir Luxuria che presenta sabato 14 gennaio 2017 al Teatro Eliseo di Nuoro "Iscaminaut o del figlio improdigo", si sono esibiti Giobbe Covatta, Paolo Migone e Angelo Pintus che chiude "Pantheon eventi" il 19 gennaio 2017".
I Barbariciridicoli protagonisti del teatro barbaricino
I Barbariciridicoli sono <<un'importante realtà di un territorio che si trova nella Sardegna centrale", sito magari fuori dalle rotte dei turisti che spiega ancora il regista "vede sul palco i venti attori - orgogliosamente tutti locali - che fanno parte della compagnia".
Le produzioni di Tino Belloni e de I Barbariciridicoli spaziano da spettacoli come "Marcella o dell'uccisione dell'anima", che parla della violenza di genere, a "Iscaminaut o del figlio improdigo", che si occupa di omosessualità e di omofobia, da "Le bestie siamo noi", sull'impiego e i maltrattamenti degli animali del circo, a "Su sindignu pro una die, inedita e originale rappresentazione in italiano e logodurese che, tra scherzi e ironie, denuncia il decadimento del fare politica.
La volontà è di "continuare - è l'auspicio di Agostino Belloni - sulla strada che abbiamo intrapreso, sperando che sia anche meno tortuosa che in passato. Speriamo così di regalare sorrisi ed emozioni agli spettatori>"