La tragedia di Rigopiano, l'emergenza terremoto e l'emergenza neve: sul palco dell'Ariston, nella prima serata della 67esima edizione del Festival della canzone di Sanremo, sono stati accolti, tra gli applausi, gli "eroi del quotidiano", invitati per dire loro "grazie" dopo aver prestato soccorso durante le terribili calamità che si sono abbattute di recente sul nostro Paese.

Gli ospiti sono stati presentati con uno stile asciutto ed essenziale dalla co-conduttrice Maria De Filippi: "Di eroi ce ne sono tanti basta saperli vedere, guardare. Gli eroi sono quelli che non mollano, non si piangono addosso, fanno il loro dovere, vanno a casa senza popolarità né soldi".

Maria li ha definiti "gli eroi del quotidiano, del giorno e della notte".

A completare la presentazione dei rappresentanti di Guardia di Finanza, Croce Rossa, Soccorso Alpino, Forze Armate, dipartimento della Protezione Civile e vigili del fuoco è stato l'altro conduttore della kermesse, Carlo Conti: "Una vetrina importante come il Festival quest'anno ha l'obbligo di dire grazie, e questa standing ovation lo dimostra, e applaudire gli uomini e le donne che ogni giorno dedicano la loro vita agli altri".

La testimonianza del primo soccorritore a Rigopiano

Maria De Filippi ha intervistato il maresciallo della Guardia di Finanza Lorenzo Gagliardi che, con il soccorso alpino ed altri finanzieri, dopo aver percorso 8Km ha raggiunto Rigopiano subito dopo la valanga che ha sepolto l'albergo, mettendosi a scavare con ciò che aveva: una vanga, le mani, un arbusto.

"Siamo arrivati alle 3 e 30 circa con gli sci d'alpinismo e abbiamo trovato uno scenario desolante; gran parte della struttura era completamente distrutta e ricoperta di neve - ha raccontato il maresciallo - Gli unici segni di vita erano nell'auto non ricoperta dalla valanga dove abbiamo subito individuato il cuoco Parete e il manutentore Fabio Salzetta".

Dal cuoco, i finanzieri hanno appreso che nella struttura sepolta dalla neve c'erano la moglie e i due figli: "Da padre a padre ho promesso che gli avrei riportato il resto della famiglia. Abbiamo lavorato tutto il giorno: è stata una gioia indescrivibile vedere che tra le prime persone estratte vive sotto le macerie c'erano la moglie e il figlio e subito dopo con altri tre bambini anche la sorellina; è stato lo stimolo per cercare di trovare altre persone in vita".

Mauro Cavallo, primo vigile del fuoco a raggiungere i bambini rimasti sepolti nella valanga di Rigopiano, ha raccontato: "un'emozione fortissima dopo aver scavato a mani nude tra le macerie, sentire una voce che appare dal nulla ti riempie la vita".

Valeria Carlinfante, appartenente a un corpo speciale della Croce Rossa addestrato a raggiungere i posti più impervi, ha raccontato che, grazie a un elicottero della polizia, hanno raggiunto una località nel teramano rimasta completamente isolata da giorni per la nevicata, portando alle popolazioni cibo, medicinali, vestiario, gruppo elettrogeno e il latte a un bambino appena nato.

Il labrador Corto dalle macerie a Sanremo

Fabio Ieppariello, volontario del soccorso alpino, ha portato il suo cane, Corto, un labrador di sei anni operativo in superficie, valanghe e macerie.

Il 24 agosto era ad Amatrice, poiché vive in una frazione dove nessuno era rimasto sepolto: dopo la seconda scossa di terremoto, si è mosso con il cane per andare subito a scavare nel paese colpito dal sisma.

A Sanremo anche Esercito e Protezione civile

Il maggiore Vincenzo Criscuolo, dal 24 agosto coordina tutte le operazioni del Genio nelle zone terremotate per rimuovere le macerie e ripristinare la viabilità. Ha riferito che gli uomini delle forze armate che prestano soccorso nelle aree colpite dal terremoto, da 1.800 sono diventati 3mila.

Infine Luigi D'Angelo della Protezione civile ha detto: "la molteplicità delle eccellenze che operano per la tutela dei beni e la salvaguardia della vita e la sinergia sono il nostro modo di fare protezione civile".