In molti si chiedono il motivo del successo sanremese di Francesco Gabbani. Se la musica vuol dire raccontare, Gabbani riesce a fotografare completamente la realtà di un’italia allo sfascio. Dopo la scimmia che balla a rappresentare una civiltà che non sa più a che santo votarsi arriva “Tra le granite e le granate” in un’estate tra speranza e disperazione.

Il testo, che lascia poco spazio all’interpretazione, è accompagnato da una melodia spensierata tipica della “bella stagione”.

Ma se si isolano molte frasi della canzone, Gabbani ci fotografa alcune scene di vita quotidiana che avvengono in Italia da non poco tempo, in cui i pensionati scappano all’estero, chi rimane scappa l’ultimo giorno di lavoro per le tanto agognate vacanze che si rivelano poi “pacchetti” che ci fanno credere di essere liberi.

Poi c’è chi scappa per una settimana di file ai musei o chi va in un resort dove una volta c’era la natura incontaminata nella sua infinita bellezza. Seguiamo la moda di posti che ci raccontano di libertà, ma di una libertà poco reale come i villaggi turistici o le navi da crociera che sembrano campi di concentramento del nuovo millenio in cui ci si deve divertire obbligatoriamente.

Scappiamo, anche per poche ore, ma oggi abbiamo sempre la necessità di disintossicarci da una realtà che ci fa correre senza meta. Se dopo "Occidendali's Karma" che ha stravinto Sanremo e ha rappresentato l'Italia all'Eurovision Song Contest, con "Tra le granite e le granate", il cantautore toscano si appresta a far ballare tutta l'estate facendoci pensare alla deriva social che sta prendendo la società.

Una società che pensa sempre all'apparenza ignorando la sostanza e che ci porta a scappare dalla nostra realtà e dai problemi che ogni giorno dobbiamo affrontare tra un mare di burocrazia e di crisi economiche.

"Magellano" è il nome dell'ultimo lavoro di Francesco Gabbani e prende il titolo dal navigatore portoghese. Un titolo che lascia pensare al viaggio che ognuno di noi intraprende nella vita, non solo come moto verso un luogo, ma come il viaggio che ognuno di noi percorre tra un lavoro precario e una vacanza con un giornale che ogni giorno ci parla della realtà da cui vogliamo evadere. Suoni, parole e musiche che sembrano quasi essere in contraddizione con i testi estremamente descrittivi del cantautore.